La legge 104 permette all’invalido la scelta della modalità di fruizione dei 3 giorni di permesso, ma quale conviene?
La legge 104 tutela la persona invalida e, a livello lavorativo, anche il caregiver che lo assiste. Ma ci sono delle differenze tra disabile e caregiver nella fruizione dei 3 giorni di permesso retribuiti mensili previsti dalla normativa. Perché il titolare di legge 104 può decidere anche di avere 2 ore di permesso ogni giorno, mentre il caregiver no.
Rispondiamo a tal proposito alla domanda di un lettore di Money.it che ci chiede:
Buongiorno, sono un lavoratore con morbo di Crohn cui è stata riconosciuta legge 104 con gravità. Lavoro full time 5 giorni a settimana, senza turni, dal lunedì al venerdì e fruisco dei 3 giorni di permesso mensile. Ora mi è stato detto che potrei chiedere questi permessi invece che a giornate frazionati ad ore o 2 ore al giorno. Ma non riesco a capire cosa mi convenga maggiormente. Mi date un consiglio?
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Permessi legge 104 e modalità di fruizione
Ovviamente la convenienza o meno di ognuna delle modalità di fruizione dei permessi mensili, dipende dalle esigenze del singolo disabile. C’è, infatti, chi preferisce richiedere i permessi in giorni determinati per l’intera giornata per motivazioni specifiche. Ma se parliamo di una convenienza prettamente lavorativa andiamo ad illustrare.
Solitamente chi lavora 5 giorni a settimana svolge ha un orario di 8 ore giornaliere. Prendendo, quindi, i permessi in giorni fruisce mensilmente di 24 ore. Richiedendoli frazionati ad ore non cambia nulla se non che le 24 ore di permesso possono essere «spalmate» in base a esigenze specifiche.
Richiedere invece le due ore di permesso tutti i giorni è maggiormente conveniente per il disabile perché, se anche i giorni lavorativi mensili fossero venti, fruirebbe di 40 ore mensili di permesso. Sicuramente questa è la modalità che permette al disabile di lavorare meno ore al mese e sfruttare al meglio l’agevolazione.
Da notare, poi, che la scelta di richiedere e ore di permesso al giorno non vincola dal poter cambiare idea. La scelta, infatti, può essere modificata da un mese all’altro o anche nello stesso mese. In quest’ultimo caso, però, bisogna procedere a convertire le ore di permesso già fruite in giorni e capire la parte residua di cui ancora si può beneficiare.
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