La storia del pesce d’aprile, ecco da dove ha origine la giornata dedicata agli scherzi e perché si chiama così.
Tra poco è il pesce d’aprile, una giornata interamente dedicata agli scherzi e al divertimento e per questo molto amata dai più piccoli (ma spesso non disdegnata nemmeno dagli adulti). Così come ogni anno anche per questo pesce d’aprile 2023 iniziano le curiosità: come mai si chiama così? Da dove nasce questa festa? Cerchiamo di rispondere una volta per tutte.
Perché si dice pesce d’aprile?
Il 1° aprile è una giornata interamente dedicata agli scherzi e alle burle, che molto spesso si traducono in vere e proprie prese in giro ai danni dei malcapitati che ci cascano, anche se poi le risate sono assicurate. Da qui il nome dedicato a questa giornata: così come i pesci abboccano all’amo senza troppa diffidenza, così i più ingenui credono a ciò che viene detto loro e si rendono vittime dello scherzo.
È vero che in occasione del pesce d’aprile ormai gli ormai gli scherzi dovrebbero essere prevedibili, ma, nonostante ciò, ogni anno sono in moltissimi a divertirsi in questa giornata, grazie a fantasia e inventiva. Non è nemmeno questione di essere creduloni, perché al di là delle stranezze più evidenti, a volte sono proprio circostanze insospettabili a nascondere scherzi ben studiati.
Fra le bufale più famose, ad esempio, c’è il pesce d’aprile organizzato della Bbc. La famosa emittente inglese è riuscita nel 1957 a convincere i telespettatori che gli spaghetti crescessero sugli alberi. In effetti all’epoca questo formato di pasta non era molto conosciuto in Gran Bretagna, ma di certo sulla credibilità ha inciso non poco il fatto che il documentario fosse stato diffuso proprio dalla Bbc.
Fra gli scherzi più recenti, invece, non si può non citare l’annuncio del Cern (l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare) di aver scoperto niente meno che la Forza di Star Wars, grazie ad alcuni esperimenti con un acceleratore di particelle. Lo scherzo risale al 2014, ma è stato ripreso più volte dai giornali negli anni successivi. È quindi evidente che la tradizione del pesce d’aprile è molto sentita anche oltreoceano e che, soprattutto, non è molto recente (anche meno di quanto ci si aspetterebbe).
Storia e origini del pesce d’aprile
Riguardo alla vera e propria nascita del pesce d’aprile circolano diverse versioni, ma l’ipotesi più accreditata collega questa festa direttamente con il Capodanno. Prima dell’adozione del calendario gregoriano del 4 ottobre 1582, il Capodanno veniva celebrato tra il 25 marzo e il 1° aprile. Pare che negli anni successivi,
qualcuno continuò a festeggiare nelle date sbagliate, dando via all’animo burlesco della giornata. Gli “sciocchi d’aprile”, infatti, continuavano a scambiarsi regali nei giorni sbagliati e per questo venivano sbeffeggiati dagli altri con regali vuoti o assurdi.
Altri, invece, collocano l’origine ai festeggiamenti nell’Antica Roma che si svolgevano proprio in questo periodo dell’anno in onore della Dea Cibele. Un’altra versione, poi, fa risalire l’origine del pesce d’aprile all’Antico Egitto e al tentativo di scherzo fatto da Antonio ai danni della bella Cleopatra, la quale avrebbe mangiato la foglia riuscendo poi a prendersi gioco a sua volta dell’imperatore.
Ciò che è certo è che alla fine del 1500 l’usanza si era ormai consolidata in buona parte d’Europa ed era molto sentita soprattutto in Germania, Inghilterra e Francia. Per quanto riguarda l’Italia, invece, la tradizione è molto più recente: tra gli anni ‘60 e gli anni ‘80 la passione per gli scherzi del pesce d’aprile conquistò Genova (grazie al porto che consentiva un enorme scambio culturale) e da lì poi si diffuse nel resto della penisola.
A prescindere dalle effettive origini, questa festa si è diffusa a macchia d’olio nella maggior parte del mondo. In India, per esempio, si celebra il 31 marzo per festeggiare la primavera e viene chiamata Huli. La festa è apprezzata anche dai cittadini cinesi, nonostante sia aspramente combattuta dal governo che la ritiene contraria ai valori socialisti.
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