Petrolio: quale futuro per la domanda dell’oro nero? La ripresa dei viaggi e di tutto il settore aereo sarà cruciale per il mercato energetico. Cosa aspettarsi nel 2021?
Quando tornerà a salire la domanda di petrolio, fino a raggiungere il livello pre-pandemia?
Una domanda fondamentale per gli investitori nel settore energetico, alla quale è sempre più legata la ripresa dei viaggi e di tutto il comparto dell’aviazione civile.
Ne è convinto Mike Muller, di Vitol, società olandese che commercia petrolio, la maggiore a livello mondiale come indipendente.
Il carburante per aerei, il cui consumo si è quasi azzerato a causa della pandemia, darà la svolta alla domanda del petrolio. Cosa aspettarsi?
Petrolio e settore aereo: sarà ripresa nel 2021?
Il ritorno ai livelli pre-crisi della domanda di petrolio dipenderà dall’uso del carburante per aerei, che difficilmente si riprenderà fino al terzo trimestre dell’anno: questa la previsione dalla divisione Vitol che opera in Asia.
Il carburante per il settore dell’aviazione è stato il prodotto petrolifero più colpito dalla pandemia, soprattutto nel continente asiatico. Anche la domanda di combustibili come diesel e benzina è stata colpita, ma poi è rimbalzata, mostrando maggiori segnali di rilancio dell’oro nero.
Questo il quadro offerto dall’esperto della società olandese:
“Lo scorso anno l’uso globale di petrolio è diminuito di 9 milioni di barili al giorno, ma dovrebbe recuperare più di 6 milioni nel 2021. La più grande domanda singola che deve tornare a crescere è quella del carburante per aviazione”
Entro la fine di quest’anno, la domanda di carburante per aviogetti sarà ancora 1 o 2 milioni di barili al giorno in meno rispetto a prima del coronavirus. La convinzione è che il consumo di carburante per aerei non riprenderà senza una maggiore immunità tra le popolazioni a seguito delle vaccinazioni.
Per questo, stando alle indicazioni di Muller, un passaporto per indicare chi ha avuto l’iniezione potrebbe essere una svolta, per tornare a viaggiare in sicurezza e tranquillità. Anche perché: “Guardando le prenotazioni per le vacanze in Europa, Americhe e Asia, è ancora tutto piatto. Questo deve cambiare”.
Petrolio tra speranza e incertezza
Le imprevedibili previsioni sull’andamento pandemico e la ripresa della normalità, per esempio nel settore viaggi, rischiano di compromettere tutto il settore energetico.
L’incertezza sulla ripresa dei consumi asiatici, per esempio, ha spinto le raffinerie locali a rinunciare a contratti di fornitura a lungo termine nell’aspettativa di prezzi più alti in futuro.
Fino a 1 milione di barili al giorno di capacità di raffinazione in Asia potrebbe scomparire a causa dei deboli margini di profitto, stando alle indicazioni di Arif Mahmood della Petroliam Nasional Bhd, società statale malese.
Petrobas ha sottolineato che questo andamento potrebbe dare slancio alle raffinerie del Medio Oriente, stimolate a immettere i loro prodotti nel mercato asiatico. Nella sua visione i margini di raffinazione dovrebbero migliorare nella seconda metà dell’anno.
In Europa, secondo gli esperti, la domanda di petrolio si muoverà molto lateralmente per i prossimi due o tre mesi. Tuttavia, i mercati stanno già valutando gli effetti sul settore dei vaccini.
Il mondo avrà bisogno di più petrolio dall’OPEC entro la fine dell’anno, e forse anche più fornitura da parte dei produttori di scisto nella migliore delle ipotesi, con voli, viaggi, spostamenti completamente ripristinati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA