Petrolio oscilla e attende l’OPEC +: cosa aspettarsi?

Violetta Silvestri

19 Ottobre 2020 - 08:16

Il petrolio resta sulla soglia dei 40 dollari al barile, ma le quotazioni sono al ribasso. Il greggio resta in balia dell’incertezza dei mercati e attende l’OPEC +.

Petrolio oscilla e attende l’OPEC +: cosa aspettarsi?

Petrolio in primo piano in vista di una riunione OPEC + per valutare lo stato del mercato.

La domanda di greggio è sotto pressione a causa della pandemia in ripresa in tutto il mondo.

Il comitato di monitoraggio ministeriale congiunto dell’OPEC+, che in genere esamina la conformità ai tagli alla produzione promessi, si riunirà online oggi, lunedì 19 ottobre.

Sebbene non siano previste decisioni sull’offerta fino a dicembre, i membri di spicco Arabia Saudita e Russia restano in prima linea per una strategia che sappia affrontare più greggio dalla Libia e meno domanda.

Il prezzo del petrolio, quindi, resta piuttosto stabile sui 40 dollari al barile, ma evidenzia ribassi in preda a uno scenario incerto.

Prezzo petrolio in calo: Cina in focus

Le quotazioni del petrolio sono deboli stamane, con il prezzo Brent in calo dello 0,19% a 42,85 e WTI in ribasso dello 0,17% a 41,07 al momento in cui si scrive.

I prezzi del greggio sono scesi innanzitutto dopo i dati sulla crescita della Cina, che hanno evidenziato una ripresa economica del terzo trimestre non quanto previsto. I numeri sotto le stime hanno sottolineato che l’aumento dei casi di coronavirus a livello globale stia influenzando la domanda del più grande importatore di petrolio del mondo.

Secondo i dati di Pechino, la seconda economia mondiale nel terzo trimestre è cresciuta del 4,9% rispetto all’anno precedente, mancando le aspettative degli analisti. Le raffinerie in Cina, il secondo più grande utilizzatore di petrolio al mondo, hanno rallentato i loro tassi di lavorazione a settembre e le importazioni di metalli industriali, sostenute dagli stimoli del governo, sono state inferiori alle attese.

Il prezzo del petrolio, quindi, dovrebbe restare debole secondo gli esperti, a testimonianzia di quanto sia influente l’effetto Cina (solo 5 giorni fa aveva dato impulso al greggio).

In prospettiva, inoltre, la frenesia cinese per l’acquisto di greggio all’inizio di quest’anno dovrebbe rallentare nel quarto trimestre tra scorte elevate e quote di importazione limitate per le raffinerie indipendenti.

Il greggio attende l’OPEC+

In questa cornice si inserisce anche l’OPEC+, composta dall’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e da produttori alleati come la Russia.

Il JMMC potrebbe decidere oggi nell’incentro online se ritardare i piani per ridurre i suoi attuali tagli all’offerta di 7,7 milioni di barili al giorno (bpd) di 2 milioni di bpd a partire da gennaio.

La riunione della scorsa settimana del Comitato tecnico congiunto OPEC + ha riportato una prospettiva più cupa sulla domanda a causa dei timori che una seconda ondata prolungata della pandemia COVID-19 e che un balzo della produzione libica possano spingere il mercato petrolifero in surplus il prossimo anno.

Il segretario generale dell’OPEC Mohammad Barkindo la scorsa settimana ha descritto la domanda come anemica, mentre l’Agenzia internazionale per l’energia ha affermato che le prospettive per il mercato rimangono fragili a causa della pandemia.

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