Stabilizzare l’economia è la priorità 2022 della Cina. Dopo un anno complesso per la ripresa del dragone, quali sono i piani per il rilancio economico nel prossimo anno?
La Cina si prepara alla stabilità economica nel 2022.
Con l’aumento della pressione al ribasso sull’economia, i massimi leader cinesi hanno puntato sulla robustezza nella crescita come priorità assoluta per il prossimo anno, dicendo a tutte le regioni e ai ministeri di condividere la responsabilità nel raggiungimento di tale obiettivo.
Rispondendo all’appello, la banca centrale si è impegnata a introdurre politiche monetarie favorevoli alla solidità del dragone, troppo volatile in questo 2021.
Cosa si prospetta per la Cina nel 2022? I piani economici di Pechino.
La Cina chiude il 2021 sottotono
L’economia cinese chiude l’anno in modo poco brillante.
Il dragone ha rallentato negli ultimi mesi, con il crollo del mercato immobiliare che ha colpito gli sviluppatori indebitati e con la produzione industriale in riduzione, oltre ai prezzi delle case in calo e agli investimenti e consumi privati deboli.
L’emergere della variante Omicron è un’ulteriore minaccia per l’economia in quanto potrebbe colpire la domanda di esportazioni e danneggiare ulteriormente i consumi.
Il mese scorso, le vendite di immobili residenziali e le nuove abitazioni avviate dagli sviluppatori sono entrambe diminuite di circa il 20% rispetto all’anno precedente, abbassando il ritmo della spesa complessiva per gli investimenti.
La crescita delle vendite al dettaglio è rallentata al 3,9% a novembre rispetto all’anno precedente, poiché le persone sono rimaste a casa nel pieno di nuovi focolai. La severa politica di zero contagi adottata da Pechino è un forte rischio alla ripresa economica, ma Xi Jinping non intende cedere.
Così Pechino punta alla crescita nel 2022
La People’s Bank of China utilizzerà una varietà di strumenti di politica monetaria per mantenere la liquidità “ragionevole e ampia” e garantire che la crescita del credito sia stabile, secondo una dichiarazione di lunedì sera dopo la conferenza di pianificazione 2022 della banca.
Lo stesso giorno, il ministero delle Finanze ha affermato che attuerà politiche fiscali per stabilizzare la crescita, con maggiori tagli a tasse e commissioni previsti per il 2022.
All’inizio di questo mese la PBOC aveva già permesso alle banche di abbassare il tasso di prestito di riferimento di cinque punti base dopo aver liberato 1,2 trilioni di yuan (188 miliardi di dollari) di denaro, tagliando la quantità di fondi da tenere in riserva. Ha inoltre ridotto il tasso di interesse per il programma di rifinanziamento per le piccole imprese.
La crescita del credito è aumentata a novembre dopo aver rallentato per quasi un anno. La PBOC ha finora adottato un approccio contenuto sullo stimolo monetario, ma crescono le aspettative che farà di più nel nuovo anno, soprattutto se i problemi del mercato immobiliare continueranno e i consumi privati non si riprenderanno.
La banca centrale si concentrerà sul rendere la finanza al servizio dell’economia reale nel 2022, ha affermato il governatore della PBOC Yi Gang in un’intervista la scorsa settimana. Secondo Yi, ciò significa mantenere stabile la crescita del credito in modo che l’offerta di moneta e il finanziamento sociale totale aumentino allo stesso ritmo del prodotto interno lordo nominale.
Da sottolineare che la Cina ha già consentito ai Governi locali di vendere 1,46 trilioni di yuan di obbligazioni speciali dalla quota del 2022 per accelerare la spesa all’inizio del prossimo anno.
Il ministro del Commercio cinese, inoltre, ha affermato che il ministero “farà tutto il possibile per stabilizzare lo slancio della ripresa dei consumi e anche per stabilizzare il commercio estero e gli investimenti esteri.”
Tuttavia, l’aumento dei prezzi delle materie prime e dei costi del lavoro e del trasporto renderanno difficile per la Cina mantenere stabile la crescita del commercio estero il prossimo anno, ha aggiunto.
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