Confcommercio ha tagliato le stime sul PIL 2019 e 2020 dell’Italia: ecco cosa accadrà secondo le previsioni
Anche Confcommercio ha tagliato le stime sul PIL dell’Italia, e non solo per l’anno corrente.
Secondo gli esperti citati, persino nel corso del 2020 il Belpaese farà peggio di quanto previsto inizialmente, ma non sarà tutto perduto. I consumi e in particolar modo gli investimenti saliranno più di quanto stimato a marzo scorso.
Ma allora perché le previsioni sul PIL dell’Italia sono state tagliate tanto da arrivare a prevedere per il 2019 soltanto un +0,1%?
PIL Italia: le previsioni di Confcommercio sul 2019
In primavera, Confcommercio ha formulato stime positive (seppur non eclatanti) sul futuro andamento dell’economia nostrana. In quel caso gli esperti avevano parlato di un +0,3% per l’anno corrente ma il deterioramento delle condizioni ha imposto di rivedere le previsioni in maniera decisa.
Il PIL 2019 dell’Italia crescerà soltanto dello 0,1% nel 2019, ma a questa frenata farà comunque seguito un aumento dei consumi dello 0,4% rispetto alle previsioni iniziali dello 0,3%.
Gli investimenti del 2019 invece non cresceranno più dello 0,3% originariamente stimato ma avanzeranno di un più corposo 2,3%. I prezzi poi metteranno a segno un +0,7% che si confronterà con la previsione iniziale a +1,1%.
L’occupazione infine lascerà osservare +130.900 nuove unità rispetto alle 34.500 stimate da Confcommercio a marzo.
Cosa accadrà nel 2020?
Il quadro appena dipinto subirà un’inversione di tendenza nel corso del 2020, anno in cui il PIL dell’Italia crescerà non più dello 0,5% bensì di un più contenuto 0,3%.
Contemporaneamente, i consumi avanzeranno di 0,3 punti percentuali (rispetto alla previsione precedente del +0,5%), mentre gli investimenti metteranno a segno un +0,6% (giù dal +0,7% della stima di marzo).
I prezzi registreranno un +1,1% che si confronterà con la previsione iniziale a +1,1%. I nuovi occupati invece non saranno 102.100 bensì 9.900.
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