NPC International, il maggiore concessionario del franchising di Pizza Hut e Wendy’s, ha dichiarato bancarotta. Qual è la situazione delle due catene di fast food?
Continuano gli effetti del COVID-19 sull’economia mondiale. È notizia di queste ore che NPC International, la compagnia che detiene più punti vendita della celebre Pizza Hut e di Wendy’s, ha dichiarato bancarotta con un debito di circa 1 miliardo di dollari.
La crisi per la compagnia statunitense si è aggravata a causa del lockdown, ma già prima dell’emergenza pandemica aveva visto la propria situazione debitoria peggiorare in maniera non più sostenibile.
NPC International detiene attualmente 1.200 locali di franchising della catena di pizza tra le più diffuse al mondo e ha a libro paga circa 40.000 dipendenti in 27 stati americani. Fortunatamente i ristoranti non chiuderanno immediatamente, grazie all’utilizzo del Chapter 11.
Questa norma federale, che si applica negli Stati Uniti proprio nel caso di bancarotta, consente all’azienda, oltre che ai privati cittadini, di poter ristrutturare i debiti e riorganizzare la propria struttura. L’obiettivo di questo processo è quindi un risanamento della compagnia e non la sua messa in liquidazione.
Pizza Hut è davvero in fallimento?
Certamente si prospetta una situazione molto dura per Pizza Hut che vede ridimensionare notevolmente le proprie prospettive di fatturato. Il colosso alimentare può comunque contare su un totale di 7.100 ristoranti sparsi su tutto il suolo americano.
NPC rappresenta, come detto, il maggior licenziatario, ma il brand appartiene alla Yum!, la quale detiene anche altre catene di fast food di livello internazionale, tra cui la Kentucky Fried Chicken e la Taco Bell.
Il CEO Jon Weber ha dichiarato tramite un comunicato stampa, che anche Pizza Hut utilizzerà lo strumento del Chapter 11, con l’obiettivo di “valutare e ottimizzare il nostro parco ristoranti ed essere in grado di soddisfare al meglio le esigenze dei nostri clienti”.
Qual è il futuro di Pizza Hut e Wendy’s?
Un portavoce della stessa Pizza Hut ammette ai microfoni della CNN che questo fallimento era atteso e ha svelato: “mentre NPC affronterà questa situazione, riorganizzeremo la struttura con un livello di debito più basso e più sostenibile, con un maggior investimento nei ristoranti”. L’augurio è quindi che in seguito a tale processo si “rafforzi la salute dell’intero sistema nel lungo periodo”.
Anche i vertici di Wendy’s, il fastfood di panini e hamburger dell’Ohio, non sembrano eccessivamente preoccupati per l’accaduto, poiché la NPC detiene una piccola fetta dei 6.500 punti di ristoro. Inoltre, come dichiarato da una fonte interna “i ristoranti gestiti da NPC continuano a mantenere buone performance e, al momento, tutti gli obblighi finanziari sono stati rispettati”.
Al momento quindi Pizza Hut e Wendy’s non sembrano rischiare un fallimento definitivo, come riportato da molti media. Le due catene di fast food, almeno nel prossimo futuro, dovrebbero riuscire a mantenere aperti la maggior parte dei locali e salvaguardare migliaia di posti di lavoro.
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