Gli investimenti delle Pmi italiane nel 2023 rischiano di calare, mentre il venture capital viene da un anno di crescita. La spinta che arriva dall’Europa si chiama InvestEU
Gli investimenti delle Pmi italiane nel 2023 potrebbero rallentare, sotto il peso dell’incertezza con cui si è chiuso un 2022 fatto di guerra, di crisi delle materie prime, di aumento dei costi energetici e di inflazione.
Ma quelle aziende che sono convinte della propria proposta economica e tecnologica potrebbero invece beneficiare di un’onda di stabilità positiva.
Il tutto con sullo sfondo un capitale di rischio che nel 2022 ha ripreso a guardare l’Europa con favore e con un piano, come InvestEU che è stato concepito proprio per favorire il richiamo di investimenti con la garanzia di poter contare su un fondo europeo da 26,2 miliardi di euro.
Gli investimenti delle Pmi nel 2023
Una recente indagine della CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa) sulle prospettive delle Pmi italiane relative all’andamento dell’economia italiana e degli investimenti di sistema ha rilevato che più della metà (6 su 10) delle aziende fatica a fare una previsione.
Inflazione e alti costi energetici, oltre allo scenario internazionale complicato, impediscono alle Pmi di avere una visione chiara e stabile del sistema economico.
CNA ritiene fondamentali le risorse del PNRR, assieme agli strumenti di agevolazione, come ecobonus e Nuova Sabatini.
Riguardo le proprie dinamiche interne, invece, le Pmi hanno le idee più chiare, e una su due manterrà stabili gli investimenti, il una su dieci li aumenterà e le restanti 4 su 10 li ridurranno.
Il tutto con una capacità di dare lavoro che per quasi 8 Pmi su 10 si mantiene stabile o in aumento.
Venture capital ed Europa
Sullo sfondo ci sono i capitali di rischio, fondamentali a spingere gli investimenti di startup e Pmi innovative. La buona notizia è che nel 2022 i round di investimento che hanno visto la partecipazione di venture capital non europei, ossia che hanno attirato nel nostro continente finanziamenti strappandoli ad altre economie, ha toccato un record di una operazione su due (dati PitchBook).
Oltre 4.200 round di investimento, per più di 65 miliardi di euro (quasi l’80% delle operazioni europee) hanno attirato capitali internazionali.
A beneficiarne sono stati anche i nuovi unicorni italiani, come Satispay, che ha richiamato investitori americani e le aziende con alto contenuto tecnologico.
E con un’intelligenza artificiale che sta diventando il nuovo trend dominante di tutto lo scenario hi-tech, insieme alla cybersecurity e alla nuova mobilità, si prospetta un 2023 di crescita per le aziende che hanno le idee.
La spinta di InvestEU
In questo contesto il programma InvestEU, capace di destinare fondi europei per 26,2 miliardi di euro a fare da garanzia per un piano di investimenti privati di lungo periodo (2027) di 370 miliardi di euro per lo sviluppo delle Pmi in termini di innovazione, sostenibilità e inclusività sociale (lavoro e competenze) si inserisce perfettamente.
Il problema, semmai, è che non se ne parla abbastanza: pochi sanno dell’esistenza del programma InvestEU e delle realtà a cui le Pmi e le startup possono rivolgersi per finanziare la propria crescita.
Proprio per parlarne e divulgare le possibilità di InvestEU, Money.it ha organizzato a MIlano, il 20 gennaio, presso la sede di Confcommercio a palazzo Castiglioni, in corso Venezia 47, un evento aperto a tutti gli operatori interessati alla crescita economica: imprenditori, aziende, professionisti.
Parteciperanno esperti di finanziamenti europei come Cristina Crupi, imprenditori della tecnologia come Davide Scodeggio e Pasquale Viscanti, venture capitalist come Gianluca Dettori.
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Talk Europa
InvestEU e 370 miliardi di euro per le imprese
20 gennaio 2023
Palazzo Castiglioni, Corso Venezia, 47 (MI)
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