Fra le prede preferite del fondo Marshall Wace due titoli bancari quotati in Borsa Italiana
Come avevamo anticipato nell’articolo di ieri, il focus di oggi sulle PNC riguarderà un elemento diverso dalle azioni shortate dai grandi fondi istituzionali. Le nostre attenzioni si sono infatti spostate su come cambia l’esposizione corta di Marshall Wace sul capitale di tutte le aziende di Piazza Affari dal 2012. Negli ultimi tempi, questo fondo si è sempre rivelato nella top 3 tra quelli che più di tutti credono nel ribasso delle azioni di Piazza Affari.
Gli short di Marshall Wace prendono di mira i titoli bancari
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it su dati Consob al 5 aprile 2019
Stando ai dati comunicati da Consob aggiornati al 5 aprile 2019, il fondo inglese detiene 11 posizioni nette corte, pari al’11,76% di capitale di aziende italiane vendute. Tra queste, le più importanti riguardano istituti di credito, nello specifico UBI Banca e Banco BPM, di cui l’hedge fund vende rispettivamente il 3,34% e l’1,72%.
Ma il dato in sé non fornisce un’informazione molto rilevante. Si deve infatti considerare come i flussi di short si sono mossi nel tempo, ed è proprio qui che abbiamo individuato un’informazione interessante.
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it su dati Consob al 5 aprile 2019
Se si osserva il grafico proposto infatti, si vedrà come l’esposizione ribassista abbia iniziato a scendere nelle ultime battute del forte ribasso che ha colpito i listini azionari a fine 2018. Dal 15 marzo poi, l’investitore istituzionale ha incrementato i propri short del 24%.
Cosa significa? Questo segnale non indica certamente un’imminente inversione degli indici azionari italiani, ma è quantomeno un segnale di allerta. Se un fondo che ha in gestione 30mila miliardi di dollari inizia ad incrementare le sue posizioni ribassiste sull’Italia, significa che le quotazioni dell’equity potrebbero aver corso abbastanza. Questo si denota anche dal rallentamento nell’ascesa del FTSE Mib, che evidenzia fiacchezza.
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