In questa settimana, a dispetto delle tensioni sul fronte dello spread tra BTp e Bund e al parziale risk-off sul mercato italiano, durante questa settimana i fondi istituzionali hanno diminuito l’esposizione ribassista a Piazza Affari, in particolar modo sul comparto bancario
La situazione relativa all’esposizione corta dei fondi istituzionali a Piazza Affari evidenzia un netto miglioramento rispetto alla scorsa ottava. In particolare, le tensioni di questa settimana sul fronte dello spread BTp-Bund non hanno alimentato le velleità ribassiste degli hedge funds, le cui operazioni corte sono diminuite in maniera importante in particolar modo sul comparto bancario.
Banco BPM scende al terzo gradino del podio
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it su dati Consob al 26/04/2019
Nello specifico, c’è stato un ulteriore cambio all’interno del podio delle società più shortate dai fondi istituzionali: Banco BPM, con una diminuzione della pressione sullo 0,75% del capitale sociale, scende al terzo posto della classifica a discapito di Azimut, la cui quota di Pnc diminuisce comunque dello 0,20% del capitale.
La discesa più importante in riferimento alle posizioni nette corte nei confronti della scorsa ottava è quella su BPER Banca. L’istituto guidato da Alessandro Vandelli vede diminuire il capitale messo all’angolo dagli operatori internazionali dell’1,39%.
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it su dati Consob al 26/04/2019
Sembra essere intenzionata ad entrare nel podio delle prime tre aziende più vendute dalle mani forti Bio-On, dove la fetta di capitale sotto scacco aumenta al 4,71% dal 4,61% del 18 aprile.
Juventus entra nella classifica, esce D’Amico International Shipping
Rispetto alla scorsa ottava, entra nella nostra classifica Juventus, che esordisce con lo 0,5% di capitale sociale detenuta in ottica speculativa da parte dei fondi. Più fortunata D’Amico International Shipping, che esce dal ranking delle aziende più shortate di Piazza Affari con l’esposizione ribassista degli hedge funds che diminuisce al di sotto dello 0,50% del capitale dell’azienda.
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