Salvataggio Banca Popolare di Bari: tutte le tappe da monitorare
Il salvataggio di Banca Popolare di Bari ha tenuto a lungo con il fiato sospeso.
Negli ultimi mesi la pugliese è finita sulle prime pagine dei quotidiani nazionali e internazionali a causa di una crisi apparsa sempre più profonda.
A dicembre l’istituto è stato commissariato e così sono stati sciolti tutti i suoi organi di amministrazione e controllo. Poi, qualche tempo dopo sono sorti i primi spiragli di luce per il salvataggio della Popolare di Bari. La partita però non è ancora finita.
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Popolare di Bari: le prossime tappe
A metà dicembre, qualche giorno dopo il commissariamento, il governo ha varato un decreto volto ad evitare il baratro all’istituto pugliese e a sostenere il sistema del credito meridionale.
Una novità, questa, sulla quale è intervenuto anche il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri che riferendo alla commissione Finanze della Camera ha dichiarato:
“(Il decreto, ndr.) pone le premesse per scongiurare scenari di grave nocumento per il sistema produttivo e finanziario e rappresenta un’opportunità importante per il rilancio del Sud Italia”.
Il titolare del MEF però si è spinto anche oltre arrivando a dichiarare che la ristrutturazione di Banca Popolare di Bari avverrà più o meno a metà anno. Le tappe del salvataggio e del rilancio saranno diverse.
Prima bisognerà portare a termine la trasformazione dell’istituto in una società per azioni. Operazione, questa, che necessiterà anche la relativa copertura delle perdite che verranno a galla.
A questa fase iniziale farà seguito quella dell’aumento di capitale, approvato lo scorso 31 dicembre, che coinvolgerà il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, i privati e anche Microcredito Centrale (MCC).
Per Banca Popolare di Bari, dunque, anche i prossimi mesi assumeranno un’importanza fondamentale.
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