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Portafoglio del Martedì: i due Black Friday mandano KO le borse, investiamo su Piazza Affari

Luca Fiore

30/11/2021

Nuovo venerdì nero per le borse mondiali e nuovo calo per il rendimento del nostro Portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit. Oggi inseriamo un nuovo deal sul paniere principale di Piazza Affari, il Ftse MIb.

Portafoglio del Martedì: i due Black Friday mandano KO le borse, investiamo su Piazza Affari

Le forti vendite innescate prima dal lockdown in Austria, e poi dall’arrivo della variante Omicron, hanno pesantemente spinto al ribasso Piazza Affari e nuovamente penalizzato il rendimento del nostro Portafoglio del Martedì, il portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit.

Dopo il precedente venerdì di selloff, che aveva azzerato i titoli presenti in portafoglio, lunedì scorso è entrata la posizione sulle azioni Anima Holding, che però oggi ha toccato il livello di stop loss.

Questa settimana vogliamo inserire una posizione rialzista sull’indice principale di Piazza Affari, il Ftse Mib, per provare a sfruttare un eventuale rimbalzo dei corsi.

Portafoglio di investimento: la situazione generale

Quando ormai si pensava che la situazione-Covid fosse tutto sommato sotto controllo, le nuove misure di contenimento applicate da diversi Paesi europei e l’arrivo della variante Omicron hanno assestato un uno-due da KO ai mercati azionari.

La nuova settimana si è aperta all’insegna di un rimbalzo in scia delle rassicurazioni arrivate da Angelique Coetzee, presidente dell’Associazione dei medici del Sudafrica, secondo cui si tratta di una variante “che provoca una malattia leggera senza sintomi significativi”, e dall’Organizzazione mondiale della sanità, che ha invitato a tenere aperte le frontiere.

Il Black Friday dei mercati finanziari sarà ricordato anche per il sell-off sul greggio, che i nuovi timori di lockdown e di blocco agli spostamenti hanno fatto scendere di oltre 11 punti percentuali.

Sul mercato petrolifero si sta combattendo una guerra tra i maggiori produttori, leggasi Opec+, che con quotazioni sopra gli 80 dollari assistono al successo della campagna di contenimento dell’output, e chi, come il terzetto formato da Stati Uniti, Cina e Giappone, punta, tramite il rilascio delle scorte strategiche, su un greggio a buon mercato per consolidare la ripresa ed agevolare il riassorbimento di pressioni inflazionistiche che potrebbero costringere le banche centrali ad una brusca frenata.

Ed a proposito di banche centrali, dalle minute dell’ultima riunione del board della Federal Reserve è emerso come alcuni membri, nella fase pre-Omicron, fossero intenzionati ad intensificare il processo di riduzione degli stimoli ed ad anticipare il primo rialzo dei tassi.

Operatori abituati fin troppo bene hanno accolto con scetticismo la conferma di Powell alla guida della banca centrale più importante del pianeta, visto che una sua sostituzione avrebbe potuto posticipare di qualche mese, una mossa di poco conto per mercati abituati ad anticipare i tempi, la stretta sui tassi (attualmente prezzata per giugno 2022).

In questo contesto, le indicazioni che, come ogni primo venerdì del mese, tra qualche giorno arriveranno dalle payrolls saranno caratterizzate dalla solita trepidante attesa (anche alla luce dei minimi da oltre 50 anni messi a segno dalle nuove richieste di sussidio): secondo il consenso, nel mese di novembre la prima economia dovrebbe aver creato oltre mezzo milione di posti di lavoro.

Se, come sperano tutti, la situazione sanitaria dovesse confermarsi sostenibile, la nostra Banca centrale potrebbe gestire il processo di normalizzazione con una certa tranquillità mentre nel Regno Unito la Bank of England sembrerebbe ormai pronta a rompere gli indugi. Staremo a vedere.

Portafoglio del Martedì: rendimento sotto 80%, puntiamo su un recupero del Ftse Mib

Come detto, l’ultima settimana è stata decisamente negativa per il nostro portafoglio di investimento, il cui rendimento è passato dal 113 al 78 per cento.

La nuova contrazione dello “yield”, che due settimane fa si attestava al 180%, è legata al -35% registrato con l’investimento sulle azioni Anima Holding.

Realizzato con il certificato Turbo di UniCredit con codice DE000HR9ZMA4 e leva 5,17, il deal è divenuto operativo martedì scorso per toccare il nostro punto di stop loss, fissato a 4,1 euro, nella seduta odierna.

Azioni Anima Holding, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader

Dopo una discesa di 5 punti percentuali in altrettante sedute, in questo numero del Portafoglio del Martedì vogliamo puntare sul paniere delle blue chip di Milano, il Ftse Mib.

Le recenti ondate di vendite hanno spinto l’indice principale di Milano a rompere importanti livelli di supporto come quelli rappresentati dalle medie mobili a 50 e 100 giorni (MM50 e MM100). Non solo: oggi è stata violata anche la trendline scaturente dai minimi del 15 maggio e dell’11 settembre 2020.

Indice Ftse Mib, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader

In presenta di un RSI in forte ipervenduto (14,7), ed al test della MM200, il Ftse Mib sembrerebbe avere le carte in regola per un rimbalzo dei corsi. In questo contesto, vogliamo aprire una posizione a partire da 25.450 punti con target 26.900 (nel bel mezzo del gap 25-26 novembre) e stop loss 24.600 punti.

Per realizzare questo investimento utilizzeremo il Turbo Certificate sul Ftse Mib con codice ISIN DE000HB136J4 e leva 8,68.

I prodotti inseriti e le rispettive leve sono stati selezionati alle 12:10 del 23 novembre 2021. Le strategie si considerano valide se i prezzi toccano il punto di entrata prima del take profit o dello stop loss.

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