Nell’ultima settimana il rendimento del nostro Portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit ha fatto registrare un forte calo a causa del sell-off che ha colpito Piazza Affari. Oggi inseriamo un nuovo deal su Anima Holding.
Le forti vendite innescate dal lockdown in Austria, ma hanno contribuito anche le vendite sul petrolio e, da ultimo, la conferma di Jerome Powell, hanno pesantemente spinto al ribasso Piazza Affari e fortemente penalizzato il rendimento del nostro Portafoglio del Martedì, il portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit.
Gli investimenti già presenti in portafoglio, quelli sui titoli Intesa Sanpaolo e Banco BPM, hanno toccato lo stop loss e si è chiusa in perdita anche l’operazione inserita nell’ultimo numero, quella al rialzo sulle azioni Eni.
Portafoglio di investimento: la situazione generale
Venerdì sui mercati finanziari europei ha fatto parecchio rumore la decisione del governo austriaco di mettere nuovamente in campo misure di contenimento dell’epidemia basate su lockdown. Con dati simili a quelli tedeschi, a Vienna e dintorni è vaccinato con due dosi il 64,4% (67,4% in Germania, dati Lab24), la decisione dell’esecutivo austriaco potrebbe essere seguita a breve da provvedimenti simili nella prima economia europea.
Simile al dato tedesco è quello relativo il Regno Unito (67,7%) dove però il “liberi tutti” estivo potrebbe aver favorito una maggiore circolazione del virus e messo le basi per un inverno più tranquillo. Staremo a vedere.
Il nostro Paese si trova invece in una situazione che sembrerebbe relativamente più tranquilla: con i completamente vaccinati al 77,1%, l’arrivo della terza dose e le nuove misure per aumentare la copertura (vaccino obbligatorio?), le difficoltà invernali dovrebbero essere contenute.
Nonostante si tratti di un contesto che potrebbe originare nuove strozzature dal lato dell’offerta, la pandemia rende meno efficiente la produzione e la logistica, le reazioni registrate dai mercati finanziari sono sembrate esagerate e figlie di un nervosismo strutturale dovuto al nuovo scenario disegnato dalle politiche monetarie.
Indicazioni ribassiste per i mercati sono arrivate anche dalla notizia che le autorità statunitensi metteranno sul mercato 50 milioni di barili di petrolio (e interventi simili potrebbero essere varati anche da Cina e Giappone). Si tratta di una mossa che punta da un lato a rendere più economica la ripresa dell’economia e dall’altro mira ad azzoppare la crescita dei prezzi al consumo.
Con l’avversione al rischio che sferza i mercati, anche la conferma di Jerome Powell alla guida della Federal Reserve è stata letta in maniera negativa: l’eventuale nomina di Lael Brainard, che sarà vicepresidente del Board, avrebbe potuto scongiurare l’eccessivamente temuto rialzo dei tassi USA, che dovrebbe avvenire in occasione del meeting di metà giugno 2022.
Portafoglio del Martedì: sale il rendimento, puntiamo al rialzo sulle azioni Anima Holding
Come detto, l’ultima settimana è stata decisamente negativa per il nostro portafoglio di investimento, il cui rendimento è passato dal 180 al 113%.
Le operazioni inserite due settimane fa, quella su Intesa Sanpaolo (DE000HV8CSG3) e quella su Banco BPM (DE000HV8B1E6) hanno entrambe toccato lo stop loss.
In entrambi i casi la seduta fatale è stata quella di venerdì, quando ISP ha toccato i 2,43 euro e BAMI i 2,65 euro. Nel primo caso il rendimento è stato negativo per 2 punti percentuali che, tenendo conto della leva, ha prodotto un -10,1%, nel secondo un rendimento del -5,35% si è tramutato in un -28,46%.
Azioni Intesa Sanpaolo, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Azioni Banco BPM, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Ma non è finita qui, perché anche la posizione, sempre rialzista, sulle azioni Eni (DE000HB09S84), entrata lo scorso 16 novembre, ieri ha toccato il punto di stop facendo scendere il rendimento del Portafoglio del Martedì di altri 29 punti percentuali.
Azioni Eni, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Con la chiusura di questi tre deal il nostro portafoglio è rimasto senza posizioni aperte.
Restando a Piazza Affari, vogliamo tornare ad investire su un titolo che già in passato ci ha dato soddisfazioni: Anima Holding. L’investimento sarà realizzato con il certificato Turbo di UniCredit con codice DE000HR9ZMA4 e leva 5,17.
Dopo il test della resistenza statica fissata in quota 4,8 euro, le azioni Anima Holding hanno registrato un deciso ritracciamento che, superata la linea ottenuta dai top del 3 e del 24 agosto, ha portato i prezzi a testare i 4,4 euro.
Azioni Anima Holding, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
In questo contesto, anche alla luce della “protezione” fornita dalla media mobile a 200 giorni, i corsi di Anima Holding, il cui RSI attualmente è in fortissimo ipervenduto a 6,6 punti, sembrerebbero in grado di tornare a salire.
Di conseguenza, intendiamo puntare al rialzo da 4,4 euro in direzione del target dei 4,7 euro. Lo stop los potrebbe essere fissato a 4,1 euro.
I prodotti inseriti e le rispettive leve sono stati selezionati alle 12:10 del 23 novembre 2021. Le strategie si considerano valide se i prezzi toccano il punto di entrata prima del take profit o dello stop loss.
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