Mancano poche ore agli annunci dei premi Nobel. Dal 3 al 10 ottobre 2022 si svolgeranno le premiazioni. Ecco i possibili vincitori.
Mancano 15 ore all’annuncio dei primi Nobel. La celebrazione delle consegne del premio Nobel si svolgerà dal 3 al 10 ottobre 2022. Nella prima giornata verrà annunciato il premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia, a seguire il 4 ottobre il Nobel per la Fisica e così via fino al 10 ottobre. È impossibile sapere in anticipo chi sono i nomi dei vincitori del premio Nobel, poiché non esiste una lista e gli stessi vincitori sono avvertiti in diretta.
Non per questo mancano pronostici e scommesse su chi saranno i prossimi premi Nobel in tutte le discipline premiate. Ci sono gruppi di appassionati della premiazione del premio Nobel che ogni anno raccolgono i dati sugli studi che possono portare alla consegna del premio Nobel. Clarivate Analytics, per esempio, ogni anno mette insieme questi dati e propone una possibile lista dei futuri vincitori. Gli esperti di Clarivate mettono insieme i candidati papabili e le valutazioni e citazioni ottenute dai loro studi. Un sistema di analisi che, come ricorda Wired, ha funzionato in passato tanto da aver indovinato la premiazione del fisico Giorgio Parisi.
Premio Nobel 2022: i papabili vincitori per la Medicina
Potrebbero ottenere il Nobel per la Medicina Masato Hasegawa e Virginia Man-Yee Lee per:
«l’identificazione di TDP-43, una firma patologica della sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e della degenerazione lobare frontotemporale (Ftld), e per altri contributi allo studio delle malattie neurodegenerative».
Masato Hasegawa è il Capo del Dipartimento di Brain and Neurosciences del Tokyo Metropolitan Institute of Medical Science. È un esperto di malattie neurodegenerative, con una lunga serie di scoperte su l’Alzheimer, Parkinson e Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla). Mentre Virginia Man-Yee Lee è una neuropatologa specializzata in Alzheimer, con diverse scoperte alle spalle.
Potrebbe ottenere il Nobel Mary Claire King, professoressa di Medicina e Scienze del genoma, per:
«aver dimostrato la suscettibilità ereditaria al cancro al seno e alle ovaie e aver scoperto il ruolo svolto dalle mutazioni del gene BRCA1».
Infine un altro papabile al Nobel è Stuart H. Orkin, professore di pediatria che ha concentrato le sue ricerche sulle patologie ematologiche e sulle cause genetiche delle talassemie Per:
«la ricerca di base sulle basi genetiche delle malattie del sangue e per il progresso della terapia genica per l’anemia falciforme e la beta-talassemia».
Premio Nobel 2022: i papabili vincitori per la Chimica
Un nome possibile il Nobel è Zhenan Bao, professoressa di ingegneria chimica e direttrice della Stanford Wearable Electronics Initiative (eWEAR). Zhenan Bao è specializzata in studio dei semiconduttori e potrebbe ottenere il Nobel per:
lo sviluppo di nuove applicazioni biomimetiche di materiali elettronici organici e polimerici, compresa la «pelle elettronica» flessibile.
Altri due nomi sono quelli di Bonnie L. Bassler e E. Peter Greenberg. Bassler è una biologa molecolare mentre Greenberg un microbiologo. Sono considerati gli scopritori del quorum sensing, un sistema di comunicazione chimico che permette ai batteri di scambiarsi informazioni e coordinare il loro comportamento, come spiega Wired. Potrebbero vincere per:
«la ricerca sulla regolazione dell’espressione genica nei batteri attraverso il quorum sensing, un sistema di comunicazione chimica».
Infine Daniel G.Nocera, chimico e professore, si potrebbe aggiudicare il Nobel per:
«i contributi sperimentali e teorici fondamentali al trasferimento di elettroni accoppiati a protoni (Pcet) e la sua applicazione alle scienze energetiche e alla biologia».
leggi anche
Quanto guadagna chi vince il premio Nobel?
Premio Nobel 2022: i papabili vincitori per la Fisica
Il primo nome possibile per la Fisica è quello di Emanuele Bloch, fisico e direttore scientifico del Max-Planck Institute of Quantum Optics. Block ha fornito contributi rivoluzionari al campo dei sistemi quantistici a molti corpi (meccanica quantistica) e potrebbe ottenere il Nobel per:
«la ricerca rivoluzionaria sui sistemi quantistici a molti corpi che utilizzano gas atomici e molecolari ultrafreddi, aprendo la strada alle simulazioni quantistiche di “solidi artificiali”».
Il nome di Stephen R. Quake, professore di biofisica all’università di Staford, e direttore scientifico della Chan Zuckerberg Initiative è il papabile Nobel per la Fisica per:
«contributi alla fisica dei fenomeni fluidi su scala nanolitica».
Ci sono infine i nomi di Takashi Taniguchi e Kenji Watanabe per la Fisica. Takashi Taniguchi, direttore dell’International Center for Materials Nanoarchitectonics dell’Istituto Nazionale per le scienze dei materiali di Tsukuba, insieme a Kenji Watanabe si è occupato della creazione di cristalli esagonali di nitruro di boro. Potrebbero vincere per:
«la fabbricazione di cristalli esagonali di nitruro di boro di alta qualità, la cui disponibilità ha consentito una rivoluzione nella ricerca sul comportamento elettronico dei materiali bidimensionali».
© RIPRODUZIONE RISERVATA