Per quanto tempo vanno conservati i documenti che attestano le spese detraibili sostenute indicate nella dichiarazione dei redditi?
Prescrizione controllo detrazioni fiscali riportate nella dichiarazione dei redditi, quali sono i termini? Rispondere a questa domanda fornisce al contribuente anche il sapere per quanto tempo devono essere conservati i documenti che attestano le spese sostenute portate in detrazione e deduzione.
La prescrizione è un istituto che non interviene solo sui pagamenti, ma anche sui controlli che l’amministrazione tributaria può svolgere. Se quando si presenta la dichiarazione dei redditi le spese indicate come detraibili e deducibili devono essere documentate in caso di controllo fiscale, è bene sapere che anche per il controllo fiscale è previsto un termine di prescrizione.
Prescrizione controlli detrazioni
Il controllo dei documenti che attestano le spese portate in detrazione e deduzione ha lo stesso termine di prescrizione previsto per i controlli fiscali effettuati sulla dichiarazione dei redditi.
Nello specifico l’articolo 43 del DPR 600 del 1973 prevede che:
“ai fini delle imposte sui redditi, gli avvisi di accertamento devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione. Nei casi di omessa presentazione della dichiarazione o di presentazione di dichiarazione nulla, l’avviso di accertamento può essere notificato entro il 31 dicembre del settimo anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata”
.
L’Agenzia delle Entrate per comprendere se un contribuente ha versato le imposte sui redditi o se le ha versate nella giusta misura, ha quindi 5 anni di tempo a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui le imposte dovevano essere versate (e la dichiarazione presentata).
Cosa possono prevedere i controlli sulle detrazioni
I controlli automatici dell’Agenzia delle Entrate possono anche contestare al contribuente di aver pagato meno imposte del dovuto (magari per aver gonfiato spese detraibili e deducibili). In quel caso, all’arrivo della lettera di compliance il contribuente deve produrre la documentazione che attesti che quanto riportato nella dichiarazione dei redditi è esatto e nello specifico anche che detrazioni e deduzioni fruite siano derivanti da spese realmente sostenute.
I controlli del Fisco sulle detrazioni non si limitano soltanto ai documenti che attestino l’avvenuta spesa, ma si focalizzano anche sul diritto o meno di fruirne. Facciamo un esempio. Se si portano in detrazioni spese sostenute per un familiare a carico è necessario poter dimostrare anche che in quell’anno di imposta il familiare abbia avuto guadagni inferiori a quelli necessari per essere considerati fiscalmente a carico.
I controlli sulle detrazioni, in ogni caso, si focalizzano anche sui bonus edilizi come, ad esempio, l’ecobonus e in questo caso è determinante essere in possesso di tutta la documentazione necessaria per la fruizione (visto che si tratta anche di detrazioni abbastanza corpose).
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