Il presidenzialismo in Italia è un obiettivo di Giorgia Meloni: il testo della proposta presentata in passato dalla presidente del Consiglio e quando potrebbe essere approvata.
Il presidenzialismo in Italia per Giorgia Meloni è da sempre “la madre di tutte le riforme”. Ora che la leader di Fratelli d’Italia è diventata presidente del Consiglio, il centrodestra sembrerebbe essere pronto ad accelerare per cambiare funzioni e modalità di elezione del presidente della Repubblica.
“Ci piacerebbe approvare la riforma in prima lettura almeno in una delle due Camere entro la fine dell’anno - ha dichiarato a La Verità il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani -. Questo sarebbe già un bel successo. Ma oltre al discorso sulla tempistica, ciò che più conta è guardare anche al di fuori del perimetro di centrodestra”.
Per Ciriani un semipresidenzialismo può essere “la formula che meglio si attaglia al nostro Paese”, con il governo che vuole capire “se c’è un terreno comune su cui ragionare; se la risposta che ci arriverà sarà l’ostruzionismo, allora faremo le nostre scelte come promesso agli elettori”.
Il presidenzialismo infatti è un vecchio pallino di Giorgia Meloni, tanto che la presidente del Consiglio già nel 2018 è stata la prima firmataria di un testo che però è stato bocciato in Parlamento a seguito del voto contrario da parte di Pd e Movimento 5 Stelle.
Adesso però tutto è cambiato, con Meloni che può contare su una ampia maggioranza che, magari anche con la sponda del terzo polo, ha i numeri per approvare una riforma che preveda l’elezione diretta del presidente della Repubblica.
Il presidenzialismo secondo Meloni in Italia
In Italia si sta tornando a parlare di presidenzialismo non solo per le dichiarazioni del ministro Luca Ciriani, ma anche per le parole pronunciate da Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno.
“Credo che si possa solo fare del bene all’Italia - ha spiegato Meloni - con una riforma delle sue istituzioni che consenta di avere stabilità e governi che siano frutto delle indicazioni popolari, chiare”.
Ma cosa prevede la riforma del presidenzialismo targata Giorgia Meloni che, dopo essere stata inserita nel programma elettorale del centrodestra, a breve potrebbe iniziare il proprio iter parlamentare?
Nel programma elettorale non sono stati inseriti molti dettagli, ma per cercare di capire quali potrebbero essere i connotati della riforma si può dare una sguardo alle principali novità presenti nella proposta di legge del 2018 presentata da Meloni:
- elezione diretta e a suffragio universale del presidente della Repubblica;
- il presidente della Repubblica presiede il Consiglio dei ministri;
- rimane in carica per cinque anni;
- può essere rieletto solo una volta;
- deve avere almeno quarant’anni;
- può candidarsi dopo aver raccolto 200.000 firme di altrettanti cittadini;
- può essere candidato da gruppi parlamentari.
Essendo una riforma costituzionale, il presidenzialismo dovrà essere approvato con una maggioranza dei due terzi da parte delle Camere, oppure con una maggioranza assoluta ma dopo una doppia votazione sia alla Camera sia al Senato.
Se Meloni e il centrodestra dovessero riuscire ad approvare il presidenzialismo, ci sarebbe infine la possibilità che senatori o cittadini possano richiedere un referendum confermativo come avvenuto di recente con la riduzione del numero dei parlamentari.
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