Sponsorizzato

Conviene di più il prestito personale o la cessione del quinto?

Claudia Cervi

26 Novembre 2024 - 14:16

condividi

Rispetto al prestito personale, la cessione del quinto offre tassi di interesse più vantaggiosi, ma non sempre è la soluzione più conveniente. Ecco la guida per scegliere il finanziamento più adatto.

Conviene di più il prestito personale o la cessione del quinto?

Conviene di più il prestito personale o la cessione del quinto? Le modalità di finanziamento più utilizzate in Italia per ottenere liquidità aggiuntiva e immediata sono il prestito personale e la cessione del quinto. In entrambi i casi non è necessario dichiarare il motivo per cui si richiede la somma di denaro ed entrambe le forme creditizie presentano pro e contro. Ma quale prestito conviene di più?

La decisione di richiedere il prestito personale o la cessione del quinto dipenderà esclusivamente dalle esigenze specifiche e dalla stabilità del reddito del richiedente. In alcuni casi, si tratta di una scelta obbligata. Vediamo di seguito le differenze tra le due soluzioni per guidare il lettore nella scelta migliore.

Cos’è il prestito personale e come funziona

Il prestito personale, o prestito di liquidità, è un tipo di credito alla persona che prevede il finanziamento di una somma di denaro ad un tasso di interesse fisso e rimborsabile secondo un piano di ammortamento a rate costanti. Facile da ottenere, il prestito personale rientra nella categoria di prestiti non finalizzati, ossia non vincolati all’acquisto di beni o servizi specifici, e non richiede molte formalità o requisiti. Pertanto può essere utilizzato per pagare debiti, acquistare beni e servizi e per soddisfare svariate necessità di carattere personale o della famiglia, come spese mediche, di studio, matrimonio e cerimonie.

Per ottenere un prestito personale bisogna rivolgersi ad una banca, o ad una società finanziaria autorizzata, che definisce un piano di rimborso personalizzato a seconda della categoria di riferimento del richiedente - dipendente pubblico o privato, giovane, pensionato etc. - e della cifra richiesta. Il prestito può essere richiesto anche online, ad esempio sulla piattaforma di Younited Credit, che permette di confrontare rapidamente le diverse opzioni proposte dagli istituti di credito e dalle società finanziarie.

Per accedere al prestito personale non è necessario essere dei lavoratori stabili o dei pensionati: in presenza di forme di garanzie adeguate, come ad esempio la presenza di un fideiussore, ossia un soggetto terzo che intervenga nel pagamento delle rate nel caso di insolvenza da parte del debitore principale, o l’impegno a estinguere il debito entro il termine del proprio contratto di lavoro - anche i precari, i liberi professionisti o i lavoratori atipici possono accedere al credito. In ogni caso l’istituto di credito analizza la posizione creditizia del richiedente, valutando la sua capacità di rimborso: eventuali segnalazioni in corso sulla Centrale Rischi della Banca d’Italia (CRIF) per ritardi o mancati pagamenti di rate relativi a finanziamenti passati potrebbero pregiudicare l’ottenimento del prestito.

Un prestito personale consente di ottenere anche importi elevati e di rimborsare la somma fino a 10 anni. I requisiti per accedere al credito sono: età compresa tra 18 e 70 anni; residenza in Italia; reddito dimostrabile; conto corrente bancario. Oltre a tali elementi e all’affidabilità creditizia del cliente, la banca può anche richiedere garanzie extra, come la presenza di un fideiussore, un soggetto terzo che intervenga nel pagamento delle rate nel caso di insolvenza da parte del debitore principale.

Prestito personale in sintesi:

  • Modalità di rimborso: flessibilità nell’importo e nella durata, con importi compresi tra €1.000 e €30.000 e un orizzonte temporale compreso tra 12 e 120 mesi.
  • Requisiti richiesti: documentazione, reddito, garanzie.
  • Pro e contro: tassi di interesse potenzialmente più alti ma maggiore flessibilità d’uso.
  • Quando conviene: quando non si ha una busta paga o si preferisce una maggiore autonomia.

Cos’è la cessione del quinto e come funziona

La cessione del quinto è una forma di finanziamento non finalizzata che prevede la restituzione del credito attraverso la trattenuta fino a un quinto dello stipendio o della pensione. Grazie alla garanzia della busta paga, non sono necessarie ulteriori garanzie a sostegno del prestito, le cui rate vengono pagate direttamente dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico, annullando il rischio di insolvenza del debitore.

Da questa definizione si evince che non tutti possono accedere a questa forma di prestito: la cessione del quinto è infatti una soluzione riservata unicamente ai lavoratori con contratti a tempo indeterminato, sia nel pubblico che nel privato, e ai pensionati.

Nello specifico, per richiedere questo finanziamento sono necessari i seguenti requisiti:

  • i dipendenti pubblici e privati devono avere un contratto a tempo indeterminato, essere residenti in Italia, avere un’età compresa tra 18 e 63 anni;
  • i pensionati non devono superare gli 85 anni di età e devono possedere una pensione superiore a 501,89€ al netto del quinto cedibile.

Per avere un’idea dell’importo della rata si può calcolare circa il 20% dello stipendio o della pensione mensile netti. L’importo del finanziamento viene determinato in funzione del reddito del richiedente e dalla durata del prestito, che arriva fino ad un massimo di 120 mesi.

La cessione del quinto può essere richiesta anche online, per esempio attraverso YounitedCredit.it, semplicemente compilando i moduli online e aspettando la risposta del sistema. Una volta svolto il primo passaggio si verrà ricontattati da un consulente, che aiuterà nella compilazione dei documenti necessari per procedere con la pratica e ricevere i fondi. Questi saranno erogati direttamente sul conto corrente, entro pochi giorni dall’approvazione finale.

Cessione del quinto in sintesi:

  • Modalità di rimborso: durata massima di 120 mesi e importo finanziabile con rate fisse fino a un massimo di un quinto dello stipendio o della pensione.
  • Requisiti richiesti: essere lavoratori dipendenti o pensionati. Nessuna garanzia richiesta.
  • Pro e contro: sicurezza per le banche ma minore flessibilità per il richiedente. Benefici per lavoratori dipendenti e pensionati: trattenuta diretta in busta paga o sulla pensione.
  • Quando conviene: ideale per chi ha un contratto a tempo indeterminato o una pensione.

Differenze tra prestito personale e cessione del quinto

La cessione del quinto e il prestito sono due forme di finanziamento per ottenere liquidità immediata. Tuttavia, esistono delle differenze che riguardano questi aspetti:

  • Modalità di rimborso del finanziamento: il prestito personale può essere rimborsato con addebito sul conto corrente o tramite bollettino postale, mentre nel caso della cessione del quinto la rata viene trattenuta direttamente dallo stipendio (o dalla pensione) del richiedente.
  • Ammontare e durata: il prestito personale offre una maggiore flessibilità sull’importo e la durata, mentre la cessione del quinto è limitata da regole precise.
  • Importo della rata: per il prestito personale l’entità della rata è stabilita in funzione dell’importo concesso e della durata del finanziamento; nel caso della cessione del quinto, invece, l’importo non può superare un quinto dello stipendio o della pensione.
  • Tasso di interesse: i tassi sui prestiti vengono calcolati in base all’importo richiesto e al numero di rate. In genere, a causa del maggior rischio per l’ente finanziatore, il tasso del prestito personale (TAEG) è più elevato rispetto a quello della cessione del quinto.
  • Garanzie richieste: il prestito personale richiede un reddito dimostrabile e valuta il rischio attraverso il merito creditizio, mentre la cessione del quinto è garantita dal reddito fisso del richiedente e da un’assicurazione per la perdita dell’impiego e il rischio vita (con oneri a carico della finanziaria).
  • Soggetti interessati: il prestito personale è adatto a giovani lavoratori autonomi o persone senza reddito fisso; la cessione del quinto è riservata a lavoratori dipendenti e pensionati.
  • Documenti richiesti: per il prestito personale sono generalmente richiesti documento d’identità, codice fiscale e prova del reddito; per la cessione del quinto, sono necessari anche la busta paga o il cedolino della pensione e il contratto di lavoro.

Conviene di più il prestito personale o la cessione del quinto?

Il prestito personale è sicuramente più vantaggioso se si è alla ricerca di un finanziamento flessibile, adatto a tutte le categorie di lavoratori e se la somma richiesta non è particolarmente elevata. Per ottenere il prestito personale è necessario disporre di un reddito (da lavoro dipendente, libero professionista o artigiano) e adeguate garanzie determinate dal merito creditizio.

Certamente, il costo complessivo è in genere più elevato rispetto a quello che si deve affrontare con la cessione del quinto ma è possibile ottenere condizioni più favorevoli stipulando un credito a consumo con vincolo di destinazione, dichiarando il motivo per cui si richiede il finanziamento.

La cessione del quinto è più adatta e consigliata per chi ha una storia creditizia alle spalle segnata da ritardi nei pagamenti e non può offrire altre garanzie a sostegno del prestito: con la cessione del quinto, la storia creditizia del richiedente non viene considerata perché la rata di rimborso del prestito viene trattenuta direttamente dalla busta paga o dalla pensione. Grazie alla garanzia di rimborso offerta dalla presenza dello stipendio o della pensione, il TAEG applicato dall’ente finanziatore è più basso rispetto a quello previsto per il prestito personale, specie per i dipendenti pubblici e i pensionati.

Non tutti i lavoratori dipendenti possono ottenere la cessione del quinto: questa soluzione non è infatti accessibile ai dipendenti di aziende con meno di 16 dipendenti e per i neoassunti.

Quale scegliere? Consigli pratici per trovare la soluzione ideale

Ecco alcuni consigli pratici per scegliere la soluzione migliore tra prestito personale e cessione del quinto ed evitare problemi a lungo termine:

  • Valutare la propria situazione lavorativa: nel caso di contratto a tempo indeterminato o di pensione, la cessione può essere più vantaggiosa.
  • Analizzare le proprie esigenze finanziarie: per importi contenuti o rimborsi a breve termine, il prestito personale può essere la soluzione ideale. Nel caso di importi più elevati e un orizzonte temporale più lungo, la cessione del quinto garantisce un TAEG più conveniente.
  • Confrontare i costi complessivi: con entrambe le modalità di finanziamento è importante tener conto del TAEG. Per conoscere l’effettivo costo del prestito, richiedere all’ente finanziatore il modulo europeo IEBCC, meglio conosciuto anche come SECCI, dove viene riportato il TAEG insieme al tasso di interesse. Tenere conto della polizza assicurativa obbligatoria che può aumentare il costo totale della cessione del quinto.
  • Simulare dei preventivi e richiedere una consulenza professionale: utilizzare strumenti online come YounitedCredit.it confrontare le offerte disponibili scegliendo l’opzione più adatta alle proprie esigenze personali e alla situazione lavorativa.

In collaborazione con Younited.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO