Le previsioni degli esperti sull’andamento del dollaro USA nel corso del 2019
Il 2019 del dollaro si rivelerà un anno decisamente impegnativo.
Ne è convinto Vasileios Gkionakis, PhD Global Head of FX Strategy di Lombard Odier, che ha evidenziato quelli che, secondo le sue previsioni, si riveleranno i maggiori driver ribassisti per la valuta americana.
Il dollaro USA nel 2018
Nel Bollettino delle strategie d’investimento di novembre 2018, l’analista ha definito ribassista la sua visione sul dollaro nel 2019 ed ha fatto notare come l’apprezzamento del biglietto verde durante l’anno che si sta per concludere sia stato determinato dall’allungamento (senza precedenti) dei differenziali dei tassi di interesse tra USA e resto del mondo.
Una dinamica, questa, che ha trovato ragion d’essere non soltanto nelle nuove aspettative sul rialzo dei tassi Fed, ma che è stata innescata anche dalla riforma fiscale USA e dalle aspettative di politica monetaria piuttosto favorevoli per tutte le altre banche centrali.
Eppure, secondo, l’esperto, nel 2019 il dollaro inizierà a deprezzarsi in quanto gli effetti di stimoli si affievoliranno mentre gli USA si troveranno a dover fronteggiare il problema del doppio deficit e verranno esposti ad un aumento dei premi di rischio.
“Inoltre, le recenti tendenze del mercato del lavoro e la crescita dei salari al di fuori degli Stati Uniti non giustificano le favorevoli aspettative sulla politica monetaria. Una rivalutazione più alta dei tassi di interesse (ex-USA) dovrebbe portare a una stretta dei differenziali dei tassi di interesse USA-resto del mondo e pesare ulteriormente sul dollaro”.
I rischi più grandi per il dollaro nel 2019? Il rallentamento dell’economia globale, un’escalation delle control’escalation della tensione commerciale USA-Cina, il continuo braccio di ferro Italia-Ue e gli effetti di stimolo fiscale più duraturi negli USA.
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