Previsioni prezzi della benzina della prossima settimana (24-30 marzo)

Violetta Silvestri

21 Marzo 2025 - 15:30

Cosa aspettarsi sui prezzi della benzina la prossima settimana? Le previsioni sul costo del pieno dal 24 al 30 marzo. Quali fattori osservare?

Previsioni prezzi della benzina della prossima settimana (24-30 marzo)

Quali sono le previsioni sui prezzi della benzina la prossima settimana? Gli automobilisti si chiedono quanto spenderanno per fare il pieno tra il 24 e il 30 marzo.

In Italia si assiste a un generale calo dei prezzi dei carburanti alla pompa, anche nelle autostrade. Benzina e diesel si sono ampiamente attestati sotto la soglia di 1,800 euro al litro e questa dovrebbe essere la tendenza anche per i prossimi giorni.

Lo sguardo resta comunque vigile sulle quotazioni del greggio, che continuano a oscillare in balia delle tensioni geopolitiche. Cosa aspettarsi sui prezzi della benzina la prossima settimana?

Prezzi benzina in calo, quanto durerà? Le previsioni per la settimana dal 24 al 30 marzo

I prezzi alla pompa sono in evidente calo in Italia: sulla rete stradale il costo medio è di 1,770 euro al litro per la benzina e di 1,673 per il gasolio. In autostrada i prezzi sono leggermente più elevati: benzina 1,879 e diesel 1,798.

Secondo i calcoli si tratta del livello di prezzi in media più basso dai primi di gennaio 2025. Osservando il prezzo medio della benzina dell’ultimo mese, si è passati da 1,827 euro al litro di febbraio all’attuale 1,772 con un costante ribasso. Per il diesel la parabola è stata lo stesso discendente: da 1,734 euro al litro a metà febbraio all’attuale 1,676 euro al litro (dati da elaborazione di Al Volante su prezzi medi italiani).

Cosa aspettarsi? Per la prossima settimana non sono attese sorprese alla pompa. L’attenzione, però, resta focalizzata sul prezzo del petrolio.

Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato nuove sanzioni nei confronti dell’Iran, che per la prima volta hanno preso di mira una raffineria cinese indipendente. Le misure contro le esportazioni di petrolio iraniano hanno innescato l’impennata dei prezzi del petrolio di giovedì, insieme all’impegno dell’OPEC+ di compensare la sovrapproduzione.

Gli analisti di ANZ Bank hanno affermato di aspettarsi una riduzione di 1 milione di barili al giorno (bpd) nelle esportazioni di greggio iraniano a causa delle sanzioni più severe.

L’oro nero è stato anche sostenuto dal nuovo piano OPEC+ per sette membri di tagliare ulteriormente la produzione. Il piano rappresenterebbe tagli mensili compresi tra 189.000 bpd e 435.000 bpd fino a giugno 2026.

Un innalzamento delle quotazioni potrebbe impattare sui prezzi alla pompa.

Iscriviti a Money.it