Il prezzo del petrolio è tornato a perdere terreno nonostante i tagli record decisi dall’OPEC. I motivi
Il prezzo del petrolio si è reso protagonista indiscusso delle ultime giornate.
Poco prima del fine settimana le quotazioni di Brent e WTI sono tornate sotto la lente grazie al meeting OPEC+, durante il quale i Paesi produttori interni ed esterni al Cartello hanno concordato nuovi tagli all’output.
L’impennata del prezzo del petrolio è stata evidente. Poi però qualcosa è cambiato con l’arrivo della nuova settimana e sia la quotazione del WTI che quella del Brent si sono mostrate nuovamente deboli.
Perché frena il prezzo del petrolio
In realtà, la debolezza odierna dell’oro nero ha avuto poco a che vedere con i tagli OPEC+ (decisi sul finire della scorsa settimana) che entreranno in vigore a partire dal prossimo 1 gennaio e che si protrarranno almeno fino alla riunione di marzo.
Nel corso del meeting di Vienna i produttori hanno scelto di ridurre l’output di ulteriori 500.000 barili al giorno. Di questi, circa 372.000 spetteranno ai membri del Cartello, mentre altri 131.000 ai Paesi esterni l’Organizzazione.
Il prezzo del petrolio ha celebrato il raggiungimento dell’accordo con performance degne di nota. La quotazione del WTI è schizzata da quota $57 circa a quota $59,5 in meno di un’ora. Stesso discorso per il Brent, balzato da $62,9 a $64,6.
Con il passare delle ore però i guadagni si sono affievoliti ed entrambe le quotazioni sono arrivate a perdere circa mezzo punto percentuale. Il motivo? Da ricercare negli ultimi dati provenienti dalla Cina, dove le esportazioni di beni e servizi hanno vacillato per il quarto mese consecutivo.
Tutto ciò ha gettato nuove ombre su un mercato già preoccupato dagli effetti della guerra commerciale USA-Cina. Anche l’oro nero è tornato a temere l’impatto della guerra dei dazi, per ora lontana dalla risoluzione.
Al momento in cui si scrive, il prezzo del petrolio Brent e la quotazione del WTI stanno perdendo rispettivamente lo 0,4% e lo 0,5%. La flessione però non sta oscurando neanche lontanamente i guadagni messi a segno dopo i tagli OPEC+.
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