Il prezzo del petrolio in volo: cosa succede alla quotazione di WTI e a quella del Brent?
Il prezzo del petrolio ha finalmente rialzato la testa con vigore, confermando e ampliando i guadagni già registrati nella giornata di ieri, martedì 4 febbraio.
Le ultime notizie riguardanti il coronavirus hanno messo le ali sia alla quotazione del WTI sia a quella del Brent, arrivate a registrare progressioni superiori ai 2 punti percentuali.
Il tutto a meno di 24 ore dall’ondata di ottimismo generata dall’OPEC+ e da nuovi possibili tagli alla produzione. Un mix letale di elementi che ha giovato sul prezzo del petrolio, attualmente in volo.
Prezzo del petrolio festeggia le novità sul fronte coronavirus
Nelle ultime settimane il greggio ha viaggiato letteralmente sulle montagne russe a causa del coronavirus, influenza che ha già ucciso quasi 500 persone e contagiato altri 20.000 individui.
I mercati sono ripetutamente crollati con l’epidemia e così è accaduto al prezzo del petrolio, che ha perso ampio terreno soprattutto a causa di un forte calo della domanda in Cina, uno dei più grandi importatori di oro nero. Tra ieri e oggi però qualcosa è cambiato e sia la quotazione del Brent che quella del WTI hanno tentato di invertire la rotta.
Stando alle ultime notizie giunte dal Paese, alcuni ricercatori avrebbero trovato non uno, ma due farmaci in grado di arrestare l’avanzata del coronavirus. Una novità, questa, che ha persino permesso alle Borse europee di registrare guadagni decisi.
Anche l’oro nero ha voluto condividere l’entusiasmo e ha messo a segno performance di nota, superiori al 2%.
Nuovi tagli OPEC in arrivo?
Secondo la maggior parte degli osservatori il rimbalzo ieri registrato dalle quotazioni potrebbe aver trovato ragion d’essere nelle ultime decisioni dell’OPEC, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di greggio che ha convocato una riunione d’emergenza a Vienna.
L’obiettivo del meeting? Discutere del coronavirus e delle sue conseguenze sulla domanda e sul prezzo del petrolio.
Secondo le più recenti indiscrezioni di stampa, il Cartello e i produttori esterni ad esso potrebbero presto introdurre nuovi tagli all’output per tentare di limitare l’affondo delle quotazioni.
Per Margaret Yang, analista di CMC Markets, l’OPEC+ ridurrà la produzione di ulteriori 500 milioni di barili ma si riserverà il diritto di tagliare ancora in caso di peggioramento della situazione.
Le mere indiscrezioni sono bastate al greggio per tornare a scambiare in rialzo. Al momento in cui si scrive la quotazione del WTI sta salendo del 2,5% su quota $50,87, mentre il prezzo del petrolio Brent sta salendo di quasi 3 punti percentuali intorno a $55,47.
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