Il prezzo del petrolio tenta il recupero dopo il crollo di ieri. Cosa sta succedendo alle quotazioni?
Il prezzo del petrolio è tornato a scambiare in lieve rialzo dopo i terribili rossi registrati nella giornata di ieri, lunedì 24 febbraio.
La quotazione del WTI e quella del Brent hanno dato vita a un tentativo di recupero che ha limitato, seppur di poco, le perdite più recenti.
Al centro del dibattito, come sempre, il coronavirus e il suo impatto sui mercati finanziari, che ieri sono letteralmente crollati. Il prezzo del petrolio ha bruciato più di 4 punti percentuali nel corso della giornata, ma oggi le cose sono nuovamente cambiate.
Prezzo del petrolio: che succede oggi?
Nelle prime ore del mattino la quotazione del WTI e quella del Brent hanno tentato di rialzare la testa, mentre gli investitori hanno cercato di limitare il panico correlato al coronavirus, alla sua rapida diffusione e all’impatto dell’epidemia sulla domanda.
Il prezzo del petrolio, tra l’altro, è stato sostenuto dai commenti del ministro dell’Arabia Saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, che ha espresso fiducia nell’OPEC+. Allo stesso tempo però egli ha confermato che i produttori non hanno ancora deciso nulla in merito a possibili nuovi tagli della produzione.
Nelle ultime settimane, l’ipotesi di contenimento del coronavirus alla sola Cina ha fornito supporto alle quotazioni. La rapida diffusione e i numerosi contagi degli ultimi giorni - che hanno interessato in particolar modo l’Italia - hanno cambiato le carte in tavola e, secondo Bloomberg, spingeranno l’OPEC+ ad agire.
Secondo le previsioni di Vitol Group, multinazionale operante nel settore materie prime, le cose peggioreranno ancora prima di migliorare.
Ad ora, comunque, appare evidente che le notizie sul coronavirus continueranno ad influenzare in maniera decisa l’andamento del prezzo del petrolio. Quest’ultimo, tra l’altro, sta attualmente limitando i timidi guadagni messi a segno nelle prime ore del mattino.
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