Prezzo del petrolio: a quando il recupero definitivo?

Prima o poi il prezzo del petrolio si lascerà definitivamente alle spalle la drammatica esperienza vissuta a causa del coronavirus.

Quest’ultimo ha fatto letteralmente crollare la domanda e ha imposto ai Paesi produttori di tagliare ancor di più il proprio output.

Il mese di aprile è risultato particolarmente drammatico per il prezzo del petrolio, che è addirittura scivolato sotto la parità per la prima volta nella storia. A maggio, invece, si sono manifestati i primi tentativi di rimbalzo che hanno lasciato ben sperare. La domanda che tutti si pongono al momento è: quanto tempo ci vorrà per tornare a parlare di un mercato bilanciato?

Prezzo del petrolio: a quando il recupero?

Secondo gli analisti di UBS, le distorsioni che si sono fino ad ora palesate sui mercati energetici continueranno con tutta probabilità a generare volatilità. Eppure, hanno continuato gli esperti:

“nonostante il mercato sia ancora eccessivamente fornito in questo trimestre, ci aspettiamo che si muoverà verso l’equilibrio nel prossimo quarto.”

Per osservare una condizione di “undersupplied” (sottofornito), invece, bisognerà aspettare gli ultimi tre mesi del 2020.
Volendo usare le stesse parole degli esperti, entro la fine dell’anno il prezzo del petrolio WTI si riporterà intorno ai 40 dollari al barile.

Nuova flessione prima del recupero?

Più o meno dello stesso avviso gli analisti di TD Securities, secondo i quali prima di tornare intorno ai 40 al barile il greggio subirà una nuova battuta d’arresto.

“A questo punto il mercato sta scontando uno scenario molto ottimistico su entrambi i lati dell’equazione domanda-offerta.”

Le cose però potrebbero nuovamente peggiorare prima di migliorare per il prezzo del petrolio.