Il prezzo del petrolio ha imboccato violentemente la via del ribasso cancellando i guadagni di ieri. L’accaduto
Il prezzo del petrolio è tornato a scambiare in preda a una evidente e improvvisa debolezza.
Soltanto ieri molti esperti avevano guardato con ottimismo le recenti performance del greggio e il rafforzamento oltre i $30 della quotazione del WTI, sperando in un continuo recupero del mercato.
Dopo qualche ora però la situazione è nuovamente peggiorata e il prezzo del petrolio è arrivato a bruciare più di 6 punti percentuali. Il tutto mentre anche i mercati azionari hanno imboccato la via del ribasso.
Prezzo del petrolio: che succede?
La quotazione del WTI e quella del Brent sono state messe con le spalle al muro dalle ultime notizie provenienti dall’Asia, dove la Cina ha scelto di evitare la pubblicazione dei nuovi target di crescita economica per l’anno corrente.
La decisione ha portato numerosi osservatori a pensare che le conseguenze derivanti dall’uragano coronavirus potrebbero continuare ancora ad affossare la domanda nel secondo più grande consumatore di greggio al mondo. La reazione del prezzo del petrolio è stata evidente.
Abbandonare gli obiettivi di crescita:
“potrebbe essere interpretato come un focalizzarsi meno sugli investimenti in infrastrutture e come qualcosa di negativo per il greggio”,
ha fatto notare Stephen Innes, chief global market strategist diAxiCorp.
Per i più ottimisti, comunque, la domanda sta già mostrando i primi segni di recupero grazie all’allentamento dei lockdown già comunicati in diversi Paesi. Per questo l’oro nero potrebbe presto o tardi riprendersi.
Eppure le notizie giunte dalla Cina, ancora alle prese con le rinnovate tensioni con gli USA, hanno avuto un forte impatto sul prezzo del petrolio. Al momento in cui si scrive la quotazione del WTI sta perdendo il 6% ($31,6) mentre il Brent sta scendendo del 4,8% ($34,3).
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