Petrolio sotto i $90 al barile: quanto durerà il crollo?

Violetta Silvestri

18/11/2022

Prezzo del petrolio in caduta libera: il greggio resta ampiamente sotto i 90 dollari al barile nelle quotazioni Brent e WTI. Diversi i fattori che stanno indebolendo la domanda: cosa aspettarsi?

Petrolio sotto i $90 al barile: quanto durerà il crollo?

Il petrolio cede i guadagni iniziali e si avvia a un secondo calo settimanale, spinto al ribasso principalmente dai timori per l’indebolimento della domanda in Cina e da ulteriori rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense.

I futures Brent e WTI scambiano entrambi sotto la soglia dei 90 dollari al barile mentre si scrive. Entrambi i benchmark si stanno dirigendo verso una seconda perdita settimanale. Il Brent è sulla buona strada per un calo di oltre il 6%, mentre il WTI dell’8%.

La caduta dei prezzi del petrolio pare destinata a durare: fino a quando e quali fattori osservare?

Prezzi del petrolio: il tonfo durerà? Cosa monitorare

Alle ore 12.40 circa, il greggio Brent scende dello 0,80% a 89,06 dollari al barile e i contratti sul WTI segnano un calo dello 0,45% a 81,25 dollari al barile.

La Cina ha registrato un aumento dei contagi, mentre le speranze per la moderazione degli aumenti aggressivi dei tassi statunitensi sono state intaccate dalle osservazioni di alcuni funzionari della Fed. Il tasso potrebbe arrivare anche al 7%, ben superiore alle previsioni di mercato.

Questo potrebbe tradursi in un rallentamento economico, considerando che anche l’Europa è ormai sull’orlo della recessione. Lagarde ha appena confermato che gli aumenti dei tassi continueranno e che un contesto recessivo non sarà sufficiente a calmare i prezzi.

L’Unione Europea intanto, è pronta a vietare le importazioni di greggio russo via mare a partire dall’inizio di dicembre e l’OPEC si riunisce a dicembre mentre ha iniziato un ciclo di tagli di offerta.

In questa cornice di incertezze, fino a quando durerà il tonfo dei prezzi del petrolio?

La sorpresa potrebbe arrivare a fine anno. “Per come stanno le cose, i driver di prezzo rialzisti scarseggiano”, ha detto Stephen Brennock del broker petrolifero PVM. “Tuttavia, con l’embargo dell’UE sul greggio russo a meno di tre settimane di distanza, i prezzi del petrolio potrebbero ancora chiudere l’anno con il botto”.

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