Scadenza versamenti imposte, in arrivo la proroga al 21 agosto 2023? I commercialisti ci sperano, il Parlamento la chiede ma il Governo potrebbero nuovamente non concederla.
Tanto attesa dai commercialisti - che ormai ogni giorno si interrogano sui social riguardo a eventuali novità in merito - è la proroga della scadenza dei versamenti delle imposte per coloro che non hanno rispettato il termine del 31 luglio 2023.
Una proroga oggi autorizzata solamente per i contribuenti colpiti da eventi naturali e imprevedibili - mentre per tutti gli altri resta ferma la scadenza del 31 luglio scorso - ma che potrebbe essere presto estesa.
La scorsa settimana, infatti, c’è stata un’importante svolta in Parlamento che tuttavia potrebbe anche non portare ad alcuna novità. È importante quindi non dare nulla per scontato, guardando però con attenzione a quello che potrebbe succedere dopo che - su richiesta della Lega - è arrivato un nuovo invito al Governo (dopo quello che già c’era stato a luglio) di valutare l’estensione della proroga.
Proroga versamenti fiscali, novità in Parlamento
Con l’Ordine del giorno del 4 agosto, il n. 9/1038-B/34, i deputati del Gruppo Lega - Gusmeroli, Bagnai, Centemero e Cavandoli - impegnano il Governo a valutare la possibilità di prorogare anche per gli altri contribuenti la scadenza dei versamenti, spostandola al 21 agosto 2023 con maggiorazione dello 0,40% come tra l’altro già prevista per il termine del 31 luglio 2023.
L’Ordine del giorno è stato approvato e adesso spetterà all’Esecutivo valutare se tener conto di questa richiesta che, è importante sottolineare, non è assolutamente vincolante. Anche perché già a luglio alla Camera era stato presentato un ordine del giorno con la richiesta di proroga al 21 agosto che tuttavia il Governo ha respinto: come spiegato dalla sottosegretaria al ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano, durante l’interrogazione parlamentare del 19 luglio che l’ha vista protagonista, sulla maggiore flessibilità dei termini per i versamenti delle imposte prevalgono i principi della “certezza dei rapporti tributari” nonché della “salvaguardia degli ordinari flussi di cassa”.
Che questa nuova richiesta possa portare a un epilogo differente non è dato saperlo. Novità riguardo alla proroga dei versamenti fiscali potrebbero quindi essere imminenti, come invece non arrivare mai: una cosa è certa, gli studi commercialisti l’aspettano con fervore visto che per diverse ragioni le operazioni per la dichiarazione dei redditi hanno richiesto più tempo del previsto.
O Fisco più semplice o proroghe inevitabili
Chi non è del settore potrebbe chiedersi qual è la ragione per cui nonostante il termine sia noto da tempo ci siano ancora commercialisti - una larga parte in realtà - che non riescono a rispettare la scadenza richiedendo così la possibilità di una proroga.
Intanto va detto che solitamente la scadenza è sempre stata più lunga: basti pensare che nel 2019 era fissata addirittura al 30 ottobre, mentre nel 2021 era in programma al 15 settembre. Nel 2022 la scadenza era fissata al 20 agosto, ma essendo un sabato è persino slittata al 22 agosto.
Con il passare degli anni, quindi, la scadenza è stata sempre anticipata, tanto da arrivare appunto a lunedì 31 luglio nel 2023. Una scadenza che per una lunga serie di ragioni è difficile da soddisfare, visto che bisogna considerare la complessità del fisco italiano: novità legislative con chiarimenti che spesso arrivano molto tardi, come pure i moduli dichiarativi, ritardando così l’avvio delle operazioni.
A tal proposito, vedremo se il governo terrà conto di queste difficoltà concedendo la proroga almeno al 21 agosto: e chissà se questa nuova richiesta non farà riflettere anche in vista della riforma fiscale (per la quale ricordiamo è arrivato il via libera alla legge delega), opportunità che l’esecutivo potrebbe cogliere per semplificare procedure e adempimenti così che ogni professionista venga messo nella condizione di poter lavorare comodamente potendo così rispettare le scadenze senza dover necessariamente sperare in una proroga.
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