Niente proroga per la pace fiscale: entro oggi 30 settembre vanno pagate le rate di saldo e stralcio e rottamazione in scadenza a luglio 2020.
La proroga per la pace fiscale non è arrivata: la scadenza rimane quella del 30 settembre. Chiamati all’appello quindi i contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata e hanno rate in sospeso per il saldo e stralcio e per la rottamazione delle cartelle a luglio 2020.
Da marzo 2020 infatti i vari decreti emergenziali hanno sospeso l’attività della Riscossione, spostando di volta in volta le scadenze legate ai versamenti della pace fiscale. Il problema è che quanto dovuto al Fisco non è stato cancellato, è solo stato posticipato il pagamento.
Proroga rate pace fiscale in arrivo? Le ultime novità su stralcio e rottamazione
Imprese e contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata hanno pochi giorni per finalizzare il pagamento delle 18 rate finora dovute dallo scorso anno, sia per saldo e stralcio che per la rottamazione.
La scadenza del 30 settembre pende quindi come una spada di Damocle sulla testa di migliaia di contribuenti e imprese. Valgono come sempre i 5 giorni di tolleranza, che fanno slittare il termine ultimo per il pagamento dovuto al 5 ottobre, ma cambia poco per chi ha accumulato tante rate e magari in questo periodo ha anche lavorato saltuariamente o è stato messo in cassa integrazione.
L’idea del Governo quindi è quella di concedere più tempo a chi si trova in questa situazione, ma la pace fiscale è da sempre un argomento divisivo: tuttavia, alla fine la proroga non è arrivata, nonostante le pressioni del centro destra.
Proroga pace fiscale allo studio, novità sul pagamento a rate
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha reso più semplice chiedere la rateizzazione del proprio debito: per le domande presentate entro il 31 dicembre 2021, la soglia di debito è stata alzata da 60 a 100mila euro, e una volta fatta richiesta non è necessario presentare la documentazione che attesti lo stato di difficoltà economica.
Per chi ha già un piano di rateizzazione attiva all’8 marzo, e per tutte le richieste che arriveranno entro il 31 dicembre 2021, è possibile beneficiare di un periodo più lungo per la decadenza: 10 rate invece delle 5 previste. In previsione della scadenza del 30 settembre quindi i contribuenti devono fare bene i calcoli e provvedere a pagare quanto dovuto per non superare il limite delle 10 rate.
In questo modo la propria situazione fiscale rimane regolare e non si decade dal piano di rateizzazione.
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