Proroga Reddito di cittadinanza al 31 dicembre 2023, è una possibilità?

Simone Micocci

3 Agosto 2023 - 10:36

Reddito di cittadinanza, i sindacati chiedono una proroga fino al 31 dicembre 2023. Cosa farà il governo?

Proroga Reddito di cittadinanza al 31 dicembre 2023, è una possibilità?

La Cgil ha chiesto al governo di prorogare il Reddito di cittadinanza rinviando l’addio alla fine del 2023. Una richiesta che è arrivata dal sindacato nel corso del question time alla Camera che ha visto protagonista la ministra Calderone la quale - secondo il sindacato - non sarebbe stata in grado di offrire risposte adeguate su come il governo intende affrontare l’addio alla misura.

Nuove speranze per chi ha perso il Reddito di cittadinanza a luglio, tanto da riceverne la comunicazione Inps, oppure l’ennesima richiesta a un governo che sul Rdc si dimostrato alquanto risoluto che non porterà ad alcun risultato?

Molto probabilmente la seconda: durante il question time, infatti, la ministra Calderone ha rivendicato la decisione del governo Meloni non aprendo a soluzioni alternative rispetto a quelle pensate. Ha ribadito che l’unica alternativa al Reddito di cittadinanza sarà, almeno per adesso, il bonus di 350 euro che tuttavia verrà riconosciuto solamente a coloro che dimostreranno di essersi attivati per rendersi appetibili al mercato del lavoro.

Per il momento, quindi, non sembrano esserci speranze per una proroga del Reddito di cittadinanza alla fine del 2023; a goderne fino a questa data, quindi, saranno solamente i nuclei familiari con minori, disabili o ultrasessantenni, o comunque che sono stati presi in carico dai servizi sociali (per i quali è possibile una riattivazione del Reddito sospeso a luglio).

La richiesta di proroga del Reddito di cittadinanza

I sindacati sono contrari alla decisione del governo di mettere fine all’esperienza del Reddito di cittadinanza in Italia, convinti del fatto che non ci siano sufficienti alternative per coloro che improvvisamente si ritroveranno senza il sostegno di Stato.

A tal proposito, Daniela Barbaresi - segretaria confederale della Cgil - ritiene che dal governo non siano arrivate risposte concrete a riguardo. A ribadirlo il segretario generale Maurizio Landini, secondo il quale il governo avrebbe deciso di fare cassa sui più poveri, come confermato dal fatto che oggi - nonostante l’addio sia stato programmato da mesi - “non è ancora in grado di offrire una opportunità di lavoro a queste persone”.

Per quanto riguarda i corsi di formazione siamo ancora indietro - nonostante l’accordo con il consorzio Elis con il quale sono previste oltre 10 mila assunzioni - e chi ha perso il Reddito di cittadinanza non sa ancora quali saranno le modalità per la richiesta del Supporto per la formazione e il lavoro (con il quale verrà riconosciuto un assegno di 350 euro per un massimo di 12 mensilità).

Secondo Landini, ma come tra l’altro sottolineato dalla stessa Anci, il governo sembra aver scaricato ogni responsabilità sui Comuni che tuttavia sono impreparati per gestire una tale platea di persone. E fa riflettere il fatto che su questo tema “il confronto tra esecutivo e sindacati non esiste”.

Per questo motivo la Cgil chiede una proroga del Reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023, così da avere tempo per discutere della fase di transitoria verso la nuova misura. Una richiesta che tuttavia, come dimostrato dall’atteggiamento di Calderone, non dovrebbe essere accolta.

Reddito di cittadinanza, la versione di Calderone

Per ogni storia c’è un modo differente di raccontarla. E la versione offerta dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone, è molto diversa da quella dei sindacati.

Intanto per quanto riguarda le offerte di lavoro, con la ministra che sostiene che ci sono e che presto verranno anche messe a disposizione di chi ha perso il Reddito visto che dal 1° settembre dovrebbe partire l’apposita piattaforma ministeriale (in cui ci saranno anche le informazioni su eventuali corsi di formazione a cui partecipare). Basti pensare, spiega la ministra, che in Campania - dove il numero di percettori del Rdc era più alto - sono stati censiti 108 mila posti di lavoro.

Calderone non crede neppure alla minaccia di “bomba sociale”, anzi attacca le opposizioni dicendo che stanno “soffiando sul disagio sociale” come per incentivare le persone a compiere gesta eclatanti per opporsi alla decisione del governo.

Ragion per cui non ci sarà una proroga, anche perché Giorgia Meloni non vuole sentire ragioni a riguardo: dire addio al Reddito di cittadinanza (che comunque verrà sostituito da altre forme di sostegno) è stata una scelta politica e il governo è pronto a prendersene qualsiasi responsabilità senza però alcun ripensamento.

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