L’annuncio del ministero del Lavoro: in arrivo 10 mila assunzioni, anche per chi prende il Reddito di cittadinanza.
Il governo ha un piano per assumere fino a 10 mila occupabili del Reddito di cittadinanza (e non solo): a confermarlo è stata la ministra del Lavoro Marina Calderone, annunciando la firma dell’accordo con il Consorzio Elis con il quale si andranno a inserire nel mondo del lavoro persone a rischio povertà ed emarginazione nonché soggetti che si avvalgono di misure di sostegno sociale come l’assegno di inclusione che debutterà dal prossimo anno.
Di fatto, il governo ha iniziato a muoversi nella ricerca di nuovi canali di accesso al lavoro riservati a coloro che prendono parte alle politiche attive di orientamento e formazione, quale appunto il piano Gol (Garanzia di occupabilità dei lavoratori) a cui sono iscritti anche gli occupabili del Reddito di cittadinanza, compresi quelli che a luglio perderanno per sempre il diritto al sostegno.
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Con l’accordo vengono individuate 10 mila posizioni vacanti: il vantaggio è che la procedura di assunzione sarà preceduta da corsi di formazione che permetteranno ai beneficiari di acquisire quelle competenze necessarie per lo svolgimento delle mansioni richieste.
Una buona notizia, quindi, per chi teme che con l’addio al Reddito di cittadinanza non ci saranno prospettive future: almeno sulla carta il governo si sta impegnando per far sì che per gli occupabili ci sarà un lavoro anziché un sostegno economico, così che questi possano definitivamente uscire dallo stato di povertà.
Cosa prevede l’accordo annunciato dalla ministra Calderone
L’accordo sottoscritto da ministero del Lavoro, Anpal e Consorzio Elis crea un canale diretto di collaborazione tra gli enti pubblici e Distretto Italia, ossi quel progetto di orientamento, formazione e avviamento al lavoro che è partito lo scorso anno su iniziativa di imprese italiane, Agenzie per il lavoro e gli altri enti riuniti appunto nel Consorzio Elis (presieduto al momento da Autostrade per l’Italia).
L’obiettivo è riservare un canale di accesso al mondo del lavoro per coloro che partecipano alle iniziative di politica attiva, in particolar modo Programma Gol e Piano nazionale giovani, donne e lavoro.
In base a quelle che sono le figure più ricercate dalle aziende, infatti, verranno istituiti dei corsi di formazione con elevata probabilità di assunzione al termine degli stessi.
Le figure più ricercate
Come confermato dalla ministra Calderone, ad aprile sono già partiti i corsi di formazione, ma ce ne saranno altri nei prossimi mesi. Per il momento tra le figure professionali maggiormente richieste si segnalano posatori di fibra ottica, programmatori di software, manager di cantiere e impiantisti elettrici: chi teme di non averne le competenze non deve preoccuparsi, perché appunto l’obiettivo del corso di formazione è proprio quello di formare i disoccupati così che le aziende possano finalmente disporre del personale di cui necessitano.
Corsi che, va sottolineato, sono totalmente gratuiti: la loro durata va dalle 5 alle 20 settimane. Anzi, ricordiamo che da settembre partirà una misura rivolta proprio a coloro che prendono parte a un corso formativo (e che hanno un Isee inferiore a 6.000 euro): il cosiddetto Supporto per la formazione e il lavoro, un bonus di 350 euro al mese riconosciuto per tutta la durata del corso (ma comunque per non più di 12 mesi).
Formazione con elevata probabilità di essere assunti
Il vantaggio è che questi corsi hanno un’elevata percentuale di riuscita: guardando ai dati, infatti, il tasso di assunzione al termine della formazione è del 98%.
Ciò è merito di come è strutturata la formazione: viene infatti costruita proprio in base alle competenze richieste dalle aziende, tenendo appunto conto delle loro esigenze e dei posti vacanti a disposizione. In questo modo il corso di formazione “costruisce” il professionista di cui ha bisogno l’azienda, la quale potrà assumerlo una volta che questo andrà ad acquisire le competenze necessarie per lo svolgimento del ruolo.
Come candidarsi?
Sono due i canali di accesso: da una parte è sufficiente compilare il modello elettronico disponibile sul sito www.distrettoitalia.elis.org. Dall’altra basta essere impegnati in una politica attiva per poter essere reindirizzati direttamente dal centro per l’impiego di riferimento, o comunque dall’ente che ha preso in carico il beneficiario, verso uno dei corsi disponibili.
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