Proroga delle scadenze fiscali e degli adempimenti relativi al lavoro e alla gestione del personale per le zone arancioni scuro: queste le richieste dei consulenti del lavoro e dei commercialisti nell’appello congiunto del 25 febbraio 2021.
Proroga scadenze fiscali in zona arancione rafforzata, è già successo nella prima fase dell’emergenza e proprio su questo precedente si basa la richiesta di commercialisti e consulenti del lavoro.
L’appello congiunto dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e l’Ordine Provinciale Consulenti del Lavoro è arrivato con il comunicato stampa del 25 febbraio, in cui i professionisti chiedono una riformulazione del calendario delle scadenze fiscali e di amministrazione del personale.
In particolare, la richiesta viene da e per i professionisti attivi a Brescia e provincia.
Proroga scadenze fiscali in zona arancione rafforzata: la richiesta di commercialisti e consulenti del lavoro
Consulenti del lavoro e commercialisti si sono uniti per fare un appello congiunto alle istituzioni: la proroga delle scadenze fiscali per le zone arancioni rafforzate.
La richiesta parte dai professionisti attivi di Brescia e provincia, ma la proposta di un rinvio degli adempimenti fiscali e in materia di lavoro e di amministrazione del personale è stata appoggiata anche dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro e dei Commercialisti.
Si legge nel comunicato:
“Singole proroghe concesse all’ultimo giorno non offrono alcun tipo di sollievo nell’organizzazione delle nostre attività professionali e la complessità delle richieste di intervento a sostegno delle imprese e dei lavoratori costringe ad una dilatazione dei tempi per il necessario aggiornamento normativo, implementazione dei software e la gestione delle anomalie e dei contenziosi sulle pratiche inviate.”
Proroga scadenze fiscali zone arancione scuro: c’è il precedente
Commercialisti e consulenti del lavoro sottolineano che il calendario delle scadenze è spesso rigido, che non tiene conto degli imprevisti sanitari, nemmeno della malattia del professionista stesso o dei collaboratori.
Il lavoro in smart working non aiuta, e spesso ci sono vere e proprie difficoltà operative, aumentate dai portali istituzionali non sempre performanti.
L’appello congiunto chiede quindi
“interventi straordinari per affrontare contesti straordinari, come quello presente nella Provincia di Brescia, insieme ai Comuni di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso (BG) e Soncino (CR).”
La richiesta dei professionisti si appoggia su un precedente importante: proprio lo scorso anno, di questi tempi, il Ministero dell’Economia aveva stabilito con un decreto la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti tributari a favore dei soggetti che, al 21 febbraio 2020, avevano la residenza o la sede legale o operativa nei Comuni della Lombardia e del Veneto interessati dall’emergenza coronavirus.
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