Sono previste proroghe per il superbonus 100%? Per il ministero dell’Economia no, non ci sono possibilità, mentre per i partiti sì. Emergono diverse proposte di proroga.
Agevolazioni e proroghe in programma per il superbonus 110%. Tra un tira e molla, il tema è discusso tanto in Fratelli d’Italia, quanto dal Partito democratico e il gruppo Misto. Sono questi che, tra i diversi fascicoli di modifiche alla proposta, spiccano per somiglianze.
L’idea comune è di prorogare il 100% di almeno due mesi. Un’agevolazione necessaria per i cittadini che hanno attivato la scontistica nei periodo precedente alla decisione di abbassare il bonus.
Anche Fratelli d’Italia propone una proroga per i lavori, eppure dal ministero dell’Economia e della Finanza si frena sull’entusiasmo. Cosa aspettarsi nelle prossime settimane? Ci potrebbero essere importanti novità, oppure grandi delusioni.
Proposta di proroga: il superbonus 110% torna a cambiare
Il ministero dell’Economia sembra aver alzato un muro contro modifiche al superbonus, fissato al 70%, ma da più fronti si preme per una proposta di proroga. Le modalità non si differenziano di molto, con Fratelli d’Italia, Partito democratico e gruppo Misto che sono convinti della necessità di rimandare lo stop alla coperta 110%.
Nella commissione Finanza della Camera, dove è sotto esame il mini decreto dello scorso 28 dicembre, siedono proprio quelli di Fratelli d’Italia che propongono una proroga. Che sia possibile? Difficile dirlo con certezza.
Quali sono le proposte: Fdi, Pd e gruppo Misto per la proroga
Il 28 dicembre era stato trovato l’accordo nella maggioranza per una sanatoria dei lavori non ancora terminati con il superbonus 110%. Infatti il bonus continua a esistere, ma con una percentuale di sconto del 70% per tutti coloro che proseguiranno i lavori nel 2024 e una sanatoria che permetterà di evitare la restituzione delle somme per coloro che non hanno completato i lavori entro il 31 dicembre. Il bonus edilizio al 110 per cento resta comunque per coloro che hanno reddito basso e non hanno completato i lavori.
Questa la quadra raggiunta prima del 2024, quando le proposte su più fronti hanno aperto a possibili proroghe. Ora Fratelli d’Italia, Partito democratico e gruppo Misto hanno presentato modifiche al mini decreto. Sono tre testi simili, che fanno ben capire la necessità ampia dal basso di una soluzione al superbonus 110%.
Le proposte (quasi la stessa) prevede una proroga di alcuni mesi per il bonus edilizio per chi, a dicembre 2023, aveva raggiunto almeno il 70% degli interventi complessivi. C’è chi chiede una proroga di due mesi e chi, come Fratelli d’Italia, di allungare tale beneficio fino al 30 giugno 2024, entro il 31 dicembre 2023, aveva raggiunto un Sal (stato avanzato dei lavori) al 70%.
Le condizioni del ministero dell’Economia: la speranza è l’ultima a morire
Dal ministero dell’Economia e della Finanza i segnali sono opposti e puntano a “zero proroghe”. Mentre altri tre emendamenti bipartisan chiedono invece di alzare, da 15 a 25 mila euro, il tetto del quoziente familiare per beneficiare del contributo a valere sulle spese sostenute tra il primo gennaio e il 31 ottobre di quest’anno, il ministero dice che servono soldi e non ci sono.
Martedì è atteso un confronto tra il governo e i parlamentari della commissione, ma al momento l’esito appare già scritto. Sorprese sono ben accette, dopotutto la speranza è l’ultima a morire per chi ha iniziato e ancora non concluso i lavori con il superbonus 100%.
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