Putin si prepara al “grande salto”. Le conseguenze possono essere tragiche

Maria Paola Pizzonia

29/12/2024

Vladimir Putin ha un chiaro intento geopolitico e dovrebbe interessarci tutti. Ecco di cosa si tratta.

Putin si prepara al “grande salto”. Le conseguenze possono essere tragiche

L’ombra del Cremlino si staglia nuovamente sull’Europa. Mentre il mondo si aggrappa a un fragile ottimismo, sperando in una risoluzione della guerra in Ucraina, gli esperti delineano un futuro che sembra più vicino alla catastrofe che alla pace. Secondo analisti e accademici, Vladimir Putin potrebbe presto compiere un “grande balzo” strategico che non solo intensificherebbe il conflitto attuale, ma minaccerebbe di trascinare il pianeta verso una Terza Guerra Mondiale.

Un’agenda espansionistica a lungo termine

Per il professor Anthony Glees, dell’Università di Buckingham, le ambizioni del presidente russo vanno ben oltre l’Ucraina. Il conflitto in corso rappresenta solo un tassello di un piano più ampio per ripristinare l’influenza della vecchia Unione Sovietica.

Putin non si fermerà finché non avrà riconquistato tutti i paesi che facevano parte dell’URSS.

avverte Glees.

Questo significa che, dopo l’Ucraina, potrebbero essere nel mirino altri stati dell’Europa orientale, inclusi membri della NATO come Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia. Un’eventuale escalation contro queste nazioni comporterebbe automaticamente l’attivazione del famoso articolo 5 dell’Alleanza Atlantica, trascinando così tutto l’Occidente in un conflitto diretto con Mosca.

L’Articolo 5 della NATO, infatti, è il pilastro del Trattato di Washington del 1949. Esso sancisce il principio della difesa collettiva: un attacco a uno Stato membro è considerato un attacco contro l’intera Alleanza. In risposta, i Paesi membri possono intervenire individualmente o congiuntamente, anche con l’uso della forza, per garantire la sicurezza. È stato invocato una sola volta, dopo l’11 settembre 2001.

Il rischi nel 2025

Secondo John Strawson, professore presso l’Università di East London, il 2025 potrebbe essere un punto di svolta per l’ordine internazionale. L’esperto prevede che sarà un anno segnato da profonde sfide geopolitiche, con un rischio concreto di confronto diretto tra la Russia e la NATO.

Le dichiarazioni recenti di Putin aumentano ulteriormente le preoccupazioni. Il leader russo ha infatti affermato che:

la Russia è in una buona posizione per fissare i nostri obiettivi principali in Ucraina.

Ma è la sua allusione agli “obiettivi secondari” che preoccupa gli analisti: queste ambizioni, sostiene Glees, potrebbero implicare azioni ben più audaci e pericolose, come il tentativo di destabilizzare ulteriormente l’Europa orientale.

La NATO e il dilemma della deterrenza

La strategia di Putin si fonda sull’intimidazione e sulla pressione psicologica, ma gli esperti avvertono che ignorare o sottovalutare le sue minacce potrebbe rivelarsi fatale. Glees sottolinea che l’Occidente dovrebbe prepararsi seriamente per una possibile guerra; paradossalmente, questo sarebbe l’unico modo per prevenirla. D’altro canto, qualsiasi accordo di pace imposto (come quello ipotizzato da Donald Trump) rischia di avere l’effetto opposto: rafforzare la percezione di debolezza dell’Occidente e incentivare ulteriormente l’aggressività di Mosca.

L’elenco degli stati potenzialmente minacciati dalla Russia è impressionante: oltre ai già citati membri della NATO entrati dopo il 1997, ci sono paesi come Finlandia, Svezia, Ungheria e Bulgaria. Un attacco su larga scala contro questi stati rappresenterebbe un “grande balzo in avanti” per Putin, come anche il passo verso una Terza Guerra Mondiale.

Un bivio tra pace e tragedia

Secondo queste analisi, il futuro dell’Europa e del mondo intero sembra appeso a un filo. Da un lato, c’è la speranza che la guerra in Ucraina possa concludersi con un accordo diplomatico. Dall’altro, la realtà geopolitica suggerisce che le ambizioni espansionistiche di Putin siano tutt’altro che sopite. Se l’Occidente non adotterà una strategia unitaria e risoluta, le conseguenze potrebbero essere devastanti. La Terza Guerra Mondiale, un’ipotesi che molti consideravano relegata ai libri di storia o alla fantapolitica, potrebbe diventare una tragica realtà.

Tra tentativi di mediazione mal concepiti e un’aggressività russa che non accenna a diminuire, l’Europa si trova di fronte a una scelta cruciale: resistere con fermezza o cedere, con il rischio di un conflitto globale che riscriverebbe per sempre l’ordine mondiale.

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