Qual è il significato dei tre colori della bandiera italiana?

Luna Luciano

25 Aprile 2025 - 10:16

Cosa rappresentano i tre colori della bandiera italiana, qual è il loro significato? In occasione del 25 aprile, ricordiamo la storia del tricolore italiano. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Qual è il significato dei tre colori della bandiera italiana?

Il Tricolore italiano è da sempre un emblema di libertà e, oggi più che mai, è fondamentale riscoprirne e comprenderne il valore simbolico.

Il 25 aprile 1945, esattamente 80 anni fa, l’Italia celebrava la sua liberazione dall’occupazione nazifascista e l’insurrezione partigiana. Accanto alla bandiera rossa dei partigiani, il tricolore tornava a sventolare come segno di speranza e riscatto, incarnando quel desiderio di libertà che il Paese aveva tanto cercato.

Eppure, sorprende notare come ancora oggi molti italiani ignorino la storia e il significato autentico della propria bandiera. E tra questi si annoverano anche i politici e le istituzioni che rappresentano il nostro tricolore all’estero: episodio emblematico è quello del 2023, quando la premier Giorgia Meloni, in visita negli Stati Uniti, non ha saputo rispondere alla semplice domanda sul significato dei tre colori della bandiera italiana .

Contrariamente a quanto si possa pensare, le origini della nostra bandiera sono tutt’altro che banali. Ogni colore racchiude in sé una motivazione storica e una valenza simbolica, anche grazie all’interpretazione fornita dal poeta Giosuè Carducci, primo Premio Nobel per la Letteratura italiano. Scopriamo insieme l’origine e il significato profondo del Tricolore.

Le origini della bandiera italiana: la storia del nostro tricolore

La bandiera nasce ufficialmente il 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia, come simbolo della Repubblica Cispadana, ispirata al tricolore francese. Fu il deputato Giuseppe Compagnoni a proporne la forma, stabilendo che i colori della nuova bandiera sarebbero stati il verde, il bianco e il rosso, disposti in orizzontale.

Tricolore della Repubblica Cispadana Tricolore della Repubblica Cispadana La bandiera adottato nel 1797 per la Repubblica Cispadana

Questa scelta cromatica risaliva alla Legione Lombarda, istituita da Napoleone nel 1796, che già portava con sé il bianco e rosso dello stemma milanese, uniti al verde delle divise della milizia cittadina. Successivamente, anche la Legione Italiana, che riuniva i soldati provenienti dall’Emilia-Romagna, adottò questi stessi colori, che vennero infine confermati dalla Repubblica Cispadana.

Ma il viaggio del nostro tricolore prosegue. Come documentato negli archivi del Quirinale, soltanto con il Risorgimento il tricolore cominciò ad essere percepito non più come un segno militare o dinastico, bensì come un simbolo del popolo e di libertà, rappresentando l’intera nazione italiana.

Durante le rivoluzioni del 1848, la cosiddetta Primavera dei Popoli, e nel corso della Prima guerra d’indipendenza, i patrioti italiani sventolarono con fierezza il tricolore. Fu in questo contesto che Carlo Alberto di Savoia adottò una versione con bande verticali e lo stemma sabaudo, che rimase la bandiera ufficiale fino al 1946.

Tricolore italiano Tricolore italiano La bandiera italiana dal 1861 al 1946 con lo stemma dei Savoia

La storia del tricolore: dal fascismo alla Repubblica

Durante il regime fascista, Benito Mussolini tentò di modificare la bandiera nazionale, proponendo di inserire un fascio littorio al centro. Tuttavia, il re Vittorio Emanuele III si oppose all’idea, accettando solo una modifica all’asta della bandiera, che assunse la forma del fascio.

Con la caduta del fascismo e la fine dell’occupazione nazista, l’Italia scelse la strada della Repubblica, sancita dal referendum del 2 giugno 1946. In quell’occasione, un decreto stabilì la rimozione dello stemma sabaudo dal tricolore, che assunse così la forma che conosciamo oggi: tre bande verticali di uguale dimensione, verde, bianca e rossa. Un simbolo che racchiude in sé tutta la storia, le lotte e i valori del nostro Paese.

Qual è il significato dei tre colori della bandiera italiana?

Alla domanda “Cosa rappresentano i colori della bandiera italiana?”, si potrebbe rispondere sinteticamente che si tratta di una variazione del tricolore francese. Ma ridurre il Tricolore italiano a questo sarebbe un errore: dietro quei tre colori si celano la memoria storica, le tradizioni culturali, e persino la poesia della nostra nazione. La celebre frase di Massimo D’Azeglio, “Fatta l’Italia, ora bisogna fare gli italiani”, evidenzia quanto il processo di unificazione fosse anche culturale e identitario.

Nel corso degli anni, molti intellettuali si sono interrogati sul significato dei colori, ma è l’interpretazione di Carducci e Pascoli a essere rimasta nella memoria collettiva. Durante le celebrazioni per il centenario della bandiera, nel 1897, Carducci descrisse così i tre colori:

I colori della nostra primavera e del nostro paese, dal Cenisio all’Etna; le nevi delle Alpi, l’aprile delle valli, le fiamme dei vulcani. E subito quei colori parlarono alle anime generose e gentili, con le ispirazioni e gli effetti delle virtù onde la patria sta e sì augusta; il bianco, la fede serena alle idee che fanno divina l’anima nella costanza dei savi; il verde, la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella gioventù de’ poeti; il rosso, la passione ed il sangue dei martiri e degli eroi.

In questa lettura poetica, il verde rappresenta la natura e la speranza, il bianco le nevi alpine e la purezza delle idee, mentre il rosso diventa omaggio al sacrificio dei caduti per l’unità nazionale. Oggi quello stesso rosso si fa carico di un’altra memoria, quella di chi è caduto per far sì che l’Italia si liberasse, credendo in un futuro democratico e ponendo le basi per la nostra Costituzione antifascista.

Argomenti

# Italia

Iscriviti a Money.it