C’è un Paese che più degli altri trainerà la crescita mondiale: questo emerge nell’Outlook del FMI. In 2 grafici è possibile sintetizzare quale sarà il futuro della ripresa globale.
La crescita globale andrà meglio del previsto nel 2024 secondo il rapporto FMI di ieri: ma quale Paese sarà il vero motore della ripresa mondiale?
Un’analisi più approfondita dell’Outlook aggiornato dal Fondo consente di cogliere dei dettagli strategici per capire da dove partirà la spinta alla crescita economica nel 2024 e nei prossimi anni e perché i rapporti di forza tra le potenze stanno cambiando.
In un solo grafico elaborato da Ispi è possibile notare i protagonisti dell’attuale contesto geopolitico in costante - e a volte allarmante - evoluzione, mentre l’Eurozona è stagnante, gli Usa si sostengono con la loro resilienza e la Cina arranca tra le diverse sfide da affrontare.
Il motore del mondo non è l’Occidente: questo Paese spingerà la crescita
Nel generale contesto di cauto ottimismo sulla tenuta dell’economia mondiale, destinata a riprendersi nel 2024 grazie alla resilienza e a un’inflazione in calo, il FMI ha fatto notare interessanti divergenze tra le potenze globali.
La crescita non avanza con lo stesso ritmo e questo grafico riassuntivo delle stime aggiornate dal Fondo ed elaborato da Ispi è eloquente al riguardo:
Secondo il FMI, la crescita in India rimarrà forte al 6,5% sia nel 2024 che nel 2025, grazie alla resilienza della domanda interna. Le proiezioni attuali per entrambi gli anni riflettono un miglioramento di 0,2 punti percentuali rispetto alle previsioni di ottobre. Si prevede che le economie emergenti in Asia crescano al 5,2%, un aumento di 0,4 punti percentuali rispetto alla precedente previsione di ottobre.
In un quadro riassuntivo del FMI appare evidente che il motore della ripresa e del rilancio economico mondiale - oltre che demografico nei prossimi decenni - non è nel vecchio mondo occidentale e nemmeno nelle potenze tradizionalmente forti in quanto facenti parte del mondo sviluppato:
Il Fondo prevede un aumento della crescita nell’Africa subsahariana, nonostante abbia ridimensionato le previsioni per le grandi economie della regione come Nigeria e Sud Africa. Inoltre, ha rivisto al rialzo le sue previsioni per le economie asiatiche in via di sviluppo nel 2024 poiché è rimasto ottimista sull’India, ma ha avvertito dei rischi derivanti dall’aggravarsi della crisi del settore immobiliare in Cina.
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