Quali sono i rischi di una crisi bancaria mondiale? Come reagiranno gli investitori al crollo di Credit Suisse?
L’incertezza intorno a Credit Suisse ha oscurato le letture macro pubblicate e altri problemi economici, con nuove informazioni sulla situazione della banca che emergono a un ritmo insolito. Come reagiranno gli investitori?
Ieri mattina si è assistito a un’enorme sell-off delle azioni della banca elvetica, con una scala che ha raggiunto il 30%. Tuttavia, la situazione è cambiata bruscamente verso mezzogiorno, quando le azioni della società sono rimbalzate e hanno ridotto le perdite di quasi il 15%. Al termine della sessione, il Financial Times ha avviato un ulteriore slancio al ribasso, dopo aver riferito che CS si era rivolta alla BNS affinché la banca centrale assicurasse pubblicamente alla banca il suo potenziale sostegno in tempi di incertezza.
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Perché Credit Suisse ha perso così nettamente?
Le azioni della banca, così come la stessa attività CS, sono sottoposte a un’enorme pressione ormai da molti anni e la persistente tendenza al ribasso in realtà è iniziata già nel 2007. Gli attuali ribassi sono peggiorati e principalmente innescati dall’incertezza che circonda il settore bancario statunitense e liquidità sistemica. Vale la pena ricordare, tuttavia, che la crisi di CS continua da molti anni e la struttura finanziaria della società sembra al momento immune da rischi di liquidità. L’attenzione degli investitori è però focalizzata su un altro aspetto, ovvero i Credit Default Swap (CDS), che ieri hanno toccato nuovi massimi storici.
Ieri, la probabilità di fallimento di Credit Suisse era del 3,19% su base biennale
Fonte: Bloomberg
Credit Suisse chiede sostegno pubblico alla BNS
Credit Suisse ha chiesto alla BNS assicurazioni pubbliche di una possibile assistenza, ha riferito il Financial Times. Se la situazione peggiora, le autorità di regolamentazione svizzere dovranno reagire e fornire supporto alla banca chiave a livello globale, hanno aggiunto gli analisti finanziari. Inoltre, i regolatori governativi di Europa e Stati Uniti hanno affermato che stanno esaminando l’esposizione del Credit Suisse ai mercati locali, spaventando ulteriormente gli investitori.
Le notizie del Financial Times sulla richiesta di aiuto della BNS hanno avviato ancora una volta uno slancio al ribasso sulle azioni della banca
Fonte: xStation 5
BNS in soccorso?
Tuttavia, le azioni globali hanno invertito alcune perdite ieri sera dopo che è stato riferito che le autorità svizzere e Credit Suisse stanno discutendo i modi per stabilizzare la banca. I funzionari della Banca nazionale svizzera (BNS) hanno rassicurato che Credit Suisse riceverà liquidità se necessario, il che ha allentato alcune pressioni di vendita. Ovviamente il prestatore svizzero dovrebbe soddisfare i requisiti di capitale e liquidità per ricevere supporto. La BNS ritiene che Credit Suisse soddisfi i requisiti patrimoniali e di liquidità imposti alle banche di rilevanza sistemica
La FINMA e la BNS affermano che i problemi di alcune banche negli USA non rappresentano un rischio diretto di contagio per i mercati finanziari svizzeri. Il precedente membro del parlamento svizzero Thomas Matter ha affermato che al momento non si discute di aiuti di Stato per Credit Suisse. Matter ha detto che non sarebbe sorpreso se la BNS facesse un annuncio su Credit Suisse entro lunedì mattina. Sono emerse anche alcune voci secondo cui Credit Suisse potrebbe essere fuso con un’altra entità, forse la sua più grande rivale UBS.
Il Nasdaq è riuscito non solo a difendere il supporto chiave a 12000 punti, ma ha anche invertito tutte le perdite iniziali ed è leggermente in rialzo
Fonte: xStation5
In collaborazione con XTB
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