Quando arriva il condono edilizio con il piano salva-casa di Salvini?

Patrizia Del Pidio

17/04/2024

Il piano salva-casa di Salvini è atteso da moltissimi proprietari di immobili per regolarizzare le piccole difformità, ma c’è chi grida al condono edilizio per abisivismo.

Quando arriva il condono edilizio con il piano salva-casa di Salvini?

Il piano salva-casa di Salvini è una delle misure più attese. Un condono edilizio limitato alle piccole irregolarità che permetterà di sanare le irregolarità realizzate all’interno delle mura domestiche come, ad esempio, un tramezzo che non c’era, una finestra o una porta. Una sorta di pace edilizia che libererebbe i proprietari da quelle che sono considerate “ristrutturazioni illecite”.

Salvini, in ogni caso, non ha mai parlato di condono edilizio, ma di piano salva-casa, una proposta che serve a salvare gli immobili di milioni di italiani che si trovano ostaggio della burocrazia che non permette di regolarizzare le piccole difformità. Il ministro delle Infrastrutture annuncia il piano ormai da tempo, e finalmente dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri.

Quando arriva il piano salva-casa di Salvini?

Il nuovo piano edilizio di Matteo Salvini dovrebbe arrivare entro la fine di aprile. Il testo ha bisogno ancora di qualche limatura prima di essere presentato in CdM per essere discusso con il resto del governo. Gli alleati, al riguardo, non si pronunciano e attendono il testo definitivo prima di dire la loro, mentre l’opposizione si schiera contro il piano del Ministro in cui vede un condono edilizio utile a raccogliere consenso elettorale.

Salvini ha più volte spiegato che gli immobili del tutto abusivi non rientreranno nella sanatoria, che comprenderà soltanto modifiche strutturali degli immobili di lievi entità. Si tratta di quelle irregolarità che per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dovrebbe riguardare circa l’80% degli immobili italiani. Il condono, quindi, non riguarderà in nessun caso abusi esterni ma solo quelli realizzati all’interno delle mura domestiche e che magari potevano essere sanati all’epoca della realizzazione, ma non più oggi.

Per sanare una modifica strutturale oggi è necessario che la stessa sia conforme non solo alla disciplina vigente al momento in cui è stata realizzata, ma anche a quella vigente attualmente. Appare chiaro che questo è difficilissimo che si realizzi e proprio per questo motivo la maggior parte delle difformità strutturali che i proprietari ha realizzato nel corso degli anni oggi non è più sanabile a causa della burocrazia che non consente di mettere in regola gli immobili.

L’obiettivo del piano salva-casa di Salvini

L’obiettivo di Salvini, con la sanatoria che propone, è quello di intervenire in questo senso per tutelare i proprietari nella regolarizzazione degli immobili, ma allo stesso tempo il piano edilizio agisce anche nell’andare a sgravare gli uffici tecnici delle numerose domande che devono lavorare proprio per la richiesta di sanare le difformità.

Non si tratta propriamente di un condono edilizio, ovvero una misura che permette a chi ha compiuto un abuso di non subire conseguenze pagando una somma di denaro. In questo caso, però, non si parla di veri e propri e abusi, quanto di irregolarità: un tramezzo spostato per rendere una camera più spaziosa, una porta chiusa perché diventata inutile, apertura di una finestra che non altera l’esterno dell’immobile. La maggior parte degli immobili (soprattutto quelli più vecchi) nel corso degli anni ha subito modifiche lievi mai regolarizzate che, però, oggi impediscono la vendita.

I tempi del piano salva-casa

Come abbiamo già detto il testo definitivo da presentare al resto del Governo dovrebbe essere pronto a breve. Non c’è molta certezza sui tempi di entrata eventuale in vigore del piano di Salvini, ma si comprende che quest’ultimo ha l’esigenza di premere sull’acceleratore per ottenere un decreto legge quanto prima da far entrare in vigore entro giugno.

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