La denuncia non arriva subito e chi è stato denunciato deve rispettare alcune tempistiche prima di scoprirlo. Ecco quali sono i termini previsti dalla legge.
Contrariamente da ciò che si potrebbe pensare, il soggetto denunciato o querelato non viene a saperlo subito. Per un primo periodo, quindi, la persona accusata è all’oscuro della denuncia e delle relative indagini. Ciò è fondamentale proprio per garantire lo svolgimento delle indagini, ma naturalmente l’interessato deve essere avvisato per tempo utile a garantire l’equità del processo. Esistono quindi delle tempistiche da aspettare per scoprire eventuali denunce o querele a proprio carico, oltre a un metodo per avere qualche informazione preventiva.
Quando arriva la denuncia
Per la denuncia, così come per la querela, in realtà la legge non impone l’obbligo di informazione. Come si spiega questa scelta in un sistema garantista nel processo penale come il nostro? Semplicemente con il fatto che la denuncia e la querela non hanno altri effetti se non l’avvio delle indagini a riguardo. Il soggetto accusato, perciò, non ha particolari interessi da tutelare in questo momento, che è precedente al vero e proprio processo. L’indagine di per sé, infatti, non pregiudica alcunché. Allo stesso tempo, non si può escludere che il soggetto denunciato ostacoli in qualche modo le indagini. Si tratta di un interesse decisamente predominante per garantire l’applicazione della giustizia.
Al fine di garantire un processo penale equo, tuttavia, la legge obbliga di notificare al soggetto interessato il termine delle indagini preliminari. Passato questo momento, infatti, non c’è più alcun rischio considerevole riguardo alle azioni sulle indagini e oltretutto è corretto che l’accusato sia informato sull’esito. Si scopre una denuncia, o una querela, quindi soltanto quando si riceve l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Quest’ultimo può essere eventualmente accompagnato anche da un rinvio a giudizio se il procedimento penale arriva in tribunale.
Le tempistiche per scoprire una denuncia
Il momento in cui si può scoprire una denuncia è prevedibile, perché pari al termine di notifica per l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Questo termine è di norma pari a 6 mesi, ma bisogna anche considerare che:
- Per i reati più gravi le indagini preliminari possono perdurare anche 1 anno.
- Il Pubblico ministero può richiedere delle proroghe per giusta causa.
In ogni caso, il termine non può mai essere inferiore a 6 mesi.
Nonostante le indagini preliminari non possano concludersi prima dei 6 mesi, non si può escludere che l’interessato venga a conoscenza della denuncia anche prima del dovuto. Questo accade quando le indagini entrano in contrasto con alcuni diritti dell’accusato, che pertanto deve essere informato a riguardo. Un esempio di questo genere si ha quando la Procura ha la necessità di notificare degli atti alla persona accusata e quest’ultima sarà pertanto invitata a eleggere un domicilio per la ricezione e a nominare un avvocato difensore. In tal proposito, l’interessato potrebbe anche ricevere una telefonata informale da parte delle Forze dell’ordine.
Scoprire la denuncia prima del termine delle indagini
Si può scoprire una denuncia o una querela anche attraverso l’avviso di garanzia. Si tratta di un atto notificato alla persona accusata, necessario quando per gli atti che deve compiere il Pm c’è l’obbligo (o anche solo il diritto) di assistere da parte dell’avvocato difensore. In genere, si ha l’avviso di garanzia per:
- Arresto;
- perquisizione;
- sequestro.
Esiste poi un metodo legale per individuare delle denunce o delle querele a proprio carico. Ogni cittadino ha infatti la facoltà si sapere se è stato avviato un procedimento penale nei suoi confronti. Per saperlo, è necessario presentare un’istanza ai sensi dell’articolo 336 del Codice di procedura penale al tribunale, precisamente all’ufficio della procura della repubblica. In seguito, la Procurà comunicherà all’interessato l’eventuale presenza di procedimenti, a meno che siano coperti dal segreto istruttorio. In ogni caso, in seguito a questa richiesta, l’accusato potrà conoscere esclusivamente:
- Il numero del procedimento.
- La data di apertura del procedimento.
- Il nome del Pubblico ministero a cui è stato assegnato il fascicolo.
Per tutte gli altri dettagli è comunque necessario attendere il termine delle indagini o l’invito a nominare un difensore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA