Preoccupa il boom di contagi in Italia, ieri il dato più alto da marzo 2020. Ma quando finirà la pandemia? La previsione dell’esperto.
Impennata di contagi in Italia, nel bollettino di ieri 23 dicembre è stato registrato il dato record di contagi giornalieri: 44.595 i nuovi positivi ai test Covid individuati nelle 24 ore precedenti. Le vittime sono salite a 168 in un giorno. Crescono anche le terapie intensive 1.023 (+13). L’incidenza nazionale è di 350 nuovi casi ogni 100 mila abitanti.
La quarta ondata sferza l’Italia, spinta anche dall’arrivo della variante Omicron e secondo gli esperti il picco dei contagi è ancora lontano. Ma quando finirà la pandemia? A fare chiarezza è Guido Rasi, ex direttore dell’Ema e consulente del commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo. Entriamo nel dettaglio.
Quando finirà la pandemia, la posizione di Rasi
In un’intervista al quotidiano La Stampa, l’ex direttore dell’Ema Guido Rasi ha parlato della situazione epidemiologica in Italia e ha spiegato quando potrebbe davvero terminare la pandemia.
«Abbiamo sempre ragionato come se stesse per finire - spiega Rasi - mentre siamo sempre più consapevoli che sia impossibile stabilire una data di conclusione della pandemia. La prospettiva non è necessariamente pessimista, ma la variante Omicron ci ricorda l’imprevedibilità della situazione».
Secondo il consulente di Figliuolo, la pandemia terminerà in un caso specifico. «La speranza - continua Rasi - è che arrivi una variante sufficientemente stabile ed evoluta da determinare un’endemizzazione della pandemia e facilitare la vaccinazione globale».
E sulla campagna di vaccinazione nei paesi africani, ha aggiunto: «Non è questione di brevetti, di profitti o di produzione, ma di logistica. Sul modello della campagna italiana, l’Oms dovrebbe trovare la forza di riorganizzare la distribuzione dei vaccini nei paesi svantaggiati, in attesa di riuscire a produrli in loco».
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Ricciardi: «Il picco di contagi in Italia è ancora lontano»
L’impennata di contagi preoccupa il governo che tenta di arginare la diffusione del virus con le restrizioni introdotte dal nuovo decreto Natale. Secondo Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute, il picco sarebbe ancora lontano.
«Prevedo che a gennaio avremo un rialzo forte dei casi di Covid, il picco è lontano e dobbiamo ancora resistere», ha spiegato Ricciardi in un’intervista a Sky Tg24.
E continua: «Con le varianti Delta e in particolare Omicron, che la sorpassa anche di 4-5 volte, la vaccinazione, anche quella con due dosi è fondamentale perché evita di finire in ospedale e di morire, ma non è sufficiente. Per cui ci saranno due pandemie, una dei non vaccinati, che avranno conseguenze gravi. E una dei vaccinati, che potranno infettarsi, con quegli inconvenienti di dover stare a casa, fare tamponi e isolarsi».
Secondo Ricciardi, dunque, l’arma centrale contro il Covid-19 resta il vaccino. «Le vaccinazioni restano - conclude - fondamentali. Ma in questa fase ci vuole anche il comportamento e le misure del governo servono a farci adottare comportamenti sani».
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