Il caro energia costringe a numerose limitazioni, ma quanta energia consuma uno stadio di calcio in più rispetto a un’abitazione?
VI siete mai chiesti quanta energia consuma da solo uno stadio di calcio?
Gli italiani sono chiamati a risparmiare, visto il continuo aumento dei costi per la corrente elettrica e per il riscaldamento. In un momento di forte difficoltà come questo e alla luce dei prospetti non troppo ottimistici per la stagione invernale, sorge spontaneo interrogarsi sui consumi delle grandi realtà. Dato anche il grande seguito del calcio nel nostro paese, una delle domande più gettonate è proprio: quanto consuma uno stadio di calcio?
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Le stesse compagnie della fornitura elettrica si sono prodigate nella diffusione di accorgimenti volti a contrastare il caro energia tramite la riduzione dei consumi negli appartamenti. Negli ultimi mesi chi si occupa della gestione domestica è diventato un vero e proprio esperto di fasce orarie e soluzioni alternative, il tutto per far quadrare il bilancio familiare.
Non tutti sanno, comunque, che l’inflazione subita dalla corrente elettrica ha provocato conseguenze importanti anche sulle realtà aziendali, senza escludere nemmeno gli stadi di calcio. Come si può ben immaginare, si tratta di luoghi in cui il consumo energetico è nettamente superiore a quello casalingo.
Tuttavia bisogna anche considerare che si tratta di attività professionali, le quali permettono un sufficiente ritorno in ambito economico delle spese necessarie. Nonostante questo e contrariamente a quanto si aspettasse la maggior parte delle persone, anche gli stadi di calcio hanno dovuto adeguarsi alla condizione attuale.
Quanta energia consuma uno stadio di calcio?
I parametri esatti riguardo al consumo di energia variano a seconda dello stadio particolare preso in esame, in quanto, come è ovvio che sia, dipendono dalle dimensioni e dal tipo di installazioni. In generale, però, è possibile verificare i dati statistici per capire quale sia il consumo medio di uno stadio di calcio.
Il quotidiano newyorkese Wall Street Journal si è interessato a questo tema, avviando uno studio in merito ai consumi richiesti da uno stadio di football americano, che ha all’incirca la stessa capienza di uno stadio di calcio, cioè fra le 40 mila e le 80 mila persone.
I dati riportati dal giornale sono stati poi rielaborati da Selectra Uk, che si occupa proprio d’individuare le migliori possibilità di risparmio su luce e gas per gli utenti, la quale ha riportato per uno stadio di calcio un consumo superiore a 25 mila kWh.
Per comprendere l’impatto di questa cifra è sufficiente confrontarla con il consumo medio annuale di una famiglia per la corrente elettrica, pari a 2.700 kWh. Di conseguenza, considerando che una partita di calcio, inclusi gli intervalli ed eventuali minuti di recupero, dura due ore, è evidente che la quantità di energia richiesta per una sola partita sarebbe sufficiente ad alimentare circa 12 case per un anno, oppure 40 mila abitanti per il tempo della partita.
Buona parte della corrente elettrica impiegata, circa il 40%, è necessaria all’alimentazione dell’illuminazione, composta da luci e tabelloni, che peraltro nella maggior parte dei casi sono costituiti da lampadine alogene, meno convenienti rispetto alla versione a Led.
Un ulteriore 20% è invece necessario per le cucine e i servizi di catering, mentre l’energia richiesta per alimentare i trasmettitori satellitari per la messa in onda in diretta è pari all’11% del totale.
Riduzione dei consumi anche per la serie A
La Lega Nazionale Professionisti ha deciso fin dai primi di settembre di adottare alcune misure per contrastare gli aumenti del caro energia. Così, l’accensione delle luci negli stati di calcio è stata fissata per un massimo di quattro ore.
È stata prevista anche una soluzione per gli strumenti di supporto per gli arbitri, come il Var, anticipando - nelle partite in fascia oraria tra le 12.30 e le 18 -l’accensione degli strumenti a 60 minuti prima del calcio d’inizio, piuttosto che a 90.
Lorenzo Casini, presidente della Lega Calcio, ha dichiarato che queste misure fanno parte di un progetto più ampio, che include fra l’altro l’installazione di pannelli fotovoltaici e l’ottimizzazione dei riscaldamenti per la stagione invernale, oltre al passaggio alle lampadine a Led.
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