Quanti contanti si possono portare in viaggio?

Rosaria Imparato

05/08/2021

Qual è il limite di contanti che si possono portare in viaggio in Paesi Europei ed Extracomunitari? Vediamo regole e sanzioni.

Quanti contanti si possono portare in viaggio?

Molti italiani sono in ferie o stanno preparando gli ultimi dettagli prima della partenza. Un ultimo dubbio prima di chiudere la valigia: quanti contanti si possono portare in viaggio?

Ci sono differenze tra viaggi verso Paesi extracomunitari e Paesi Europei? Vediamo quali sono le regole, così da non incorrere nelle sanzioni. Non solo: per chi porta con sé più contanti di quanto consentito scatta anche il sequestro amministrativo.

Quanti contanti si possono portare in viaggio? Le regole per i Paesi Extracomunitari e in Europa

Tutte le regole per viaggiare all’estero in sicurezza si trovano nella Carta doganale del viaggiatore, un comodo vademecum a opera dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

Che sia per viaggi fuori o verso Paesi dell’Europa, la soglia massima di contanti che ci si può portare è 10.000 euro. Fino a questa somma non sono necessari adempimenti o dichiarazioni.

Tuttavia, oltre la soglia dei 10.000 euro, è necessario compilare, sottoscrivere e depositare presso gli uffici doganali al momento dell’entrata nello Stato oppure in uscita dallo stesso, una dichiarazione.

Chi non dichiara tali somme viola la normativa valutaria, con le seguenti conseguenze:

  • se non si dichiarano importi fino a 10.000 euro in contanti: sequestro del 30% di tale eccedenza e l’applicazione di una sanzione amministrativa dal 10% al 30% dell’importo eccedente il limite;
  • per le movimentazioni di denaro contante con eccedenza superiore a 10.000 euro: il sequestro del 50% di tale eccedenza e l’applicazione di una sanzione amministrativa dal 30% al 50% dell’importo eccedente il limite.

A occuparsi dell’irrogazione della sanzione è il Ministero dell’Economia, che si basa sul verbale di constatazione e sequestro redatto presso l’Ufficio doganale di controllo. In ogni caso, la sanzione minima applicata è pari a 300 euro.

Viaggiare all’estero con troppi contanti: come ridurre le sanzioni

Una volta concluso il procedimento sanzionatorio, il Ministero dell’Economia procede con la restituzione dell’importo sequestrato, qualora dovesse esserci un importo eccedente le sanzioni applicate.

Ha diritto alla restituzione però solo chi ne fa richiesta entro 5 anni dalla data del sequestro.

In alcuni casi il trasgressore può anche richiedere di beneficiare dell’oblazione, ovvero può pagare una somma di denaro ridotta per estinguere la contravvenzione:

  • immediatamente presso l’ufficio doganale, di una somma pari al 5% dell’importo eccedente il limite fissato, se l’eccedenza non sia superiore a 10.000 euro, e pari al 15% dell’eccedenza se compresa tra 10.000 euro e 40.000 euro, con un importo minimo di 200 euro;
  • entro 10 giorni dalla violazione pagando nella misura dovuta, a favore del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Il trasgressore che beneficia dell’oblazione, con pagamento immediato presso l’Ufficio doganale della somma dovuta, evita l’applicazione del sequestro amministrativo.

Ci sono però dei casi in cui non è possibile richiedere l’oblazione:

  • importo eccedente superiore a 40.000 euro;
  • fruizione del medesimo beneficio nei 5 anni precedenti la constatazione della violazione.

Infine, è bene ricordare che in Italia il limite per l’uso dei contanti è fissato, nel 2021, a 2.000 euro (come nel 2020).

Dal 1° gennaio 2022 la soglia massima si abbasserà ulteriormente, arrivando a 1.000 euro.

Argomenti

Iscriviti a Money.it