Quanti soldi devo avere sulla carta per fare benzina?

Patrizia Del Pidio

27 Giugno 2024 - 13:51

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Per fare rifornimento di carburante alla propria auto non basta avere sulla carta di credito o sul bancomat l’importo che copre quello che spendiamo.

Quanti soldi devono esserci sulla carta per fare benzina? Con il diffondersi dei pagamenti elettronici è sempre più probabile che anche il rifornimento del carburane venga pagato con carta o bancomat. Ormai è diffuso l’uso di pagare sempre più cose con la moneta elettronica e anche quando si fa il pieno all’auto, il carburante si paga con il bancomat.

Se si sceglie di utilizzare la pompa «servito», con il benzinaio che effettua l’operazione di rifornimento, una volta erogato il carburante si paga il dovuto e in questo caso non c’è nessun problema. Se si utilizza, invece, il self service la benzina si deve mettere in autonomia, senza nessun operatore ad assistere e a controllare. Proprio per questo l’erogazione del carburante non avviene se prima non si paga.

Se si paga in contanti al distributore self service, utilizzando la macchinetta che serve per raccogliere i soldi, tanti contanti vengono inseriti e tanto carburante viene erogato. Cosa succede se si utilizza la carta di credito o il bancomat? Solitamente i distributori self service effettuano una richiesta di addebito sul conto corrente per un importo variabile tra i 90 e i 150 euro (solitamente è di 100 euro, ma l’importo può cambiare da distributore a distributore) prima di autorizzare l’erogazione del carburante.
Questo blocca i soldi a propria disposizione. Non sempre ci si fa caso perché, solitamente, la giacenza sul conto corrente supera una certa cifra e soprattutto perché non si controllare tutti i giorni il proprio saldo.

Per chi, però, ha pochi soldi sul conto corrente la cosa potrebbe si potrebbe rivelare un problema poiché bloccherebbe, magari, gli unici soldi di cui si dispone per un certo numero di giorni. Cerchiamo di capire di cosa si tratta e come evitare di restare senza disponibilità sul conto corrente.

Quanti soldi devo avere sulla carta per fare benzina

Partiamo dal presupposto che quando si fa rifornimento self service le modalità di pagamento sono due: in contanti, inserendo le banconote nella macchina che, poi, erogherà l’esatto carburante corrispondente all’importo pagato, o con il Pos.

Visto che il pagamento del rifornimento è sempre prima dell’erogazione, pagando con il Pos la transazione blocca 100 euro sul conto corrente di chi la effettua. Questo perché la macchina non può sapere a priori quanto carburante si preleverà e in questo modo concede un massimo di 100 euro di rifornimento.

Un automobilista che utilizza il Pos, però, potrebbe anche decidere di mettere soltanto 10 o 20 euro di carburante, ma la cifra bloccata sul conto corrente sarà sempre di 100 euro.

Questo non significa che un rifornimento di 10 euro costerà 100 euro, ma solo che fino a quando l’operazione non è contabilizzata dalla banca i 100 euro che il Pos ha bloccato a garanzia del rifornimento, resteranno bloccati. Risulteranno nel saldo contabile, ma non in quello disponibile. Si tratta, quindi, di una somma che non potrà essere utilizzata per qualche giorno.

Il Pos invia alla banca una preautorizzazione per capire, quindi, se sulla carta ci sono abbastanza soldi da permettere l’operazione (da 100 euro). Se non ce ne sono, non sarà possibile pagare con il bancomat o con la carta il rifornimento.

Quando la trappola dei 100 euro diventa un problema

Per chi ha un discreto circolo di denaro sul conto corrente la cosa può anche non rappresentare un problema, anzi, la maggior parte degli automobilisti neanche si accorge della cosa visto che la differenza tra quanto bloccato e quanto dovuto viene sbloccata, di solito, nel giro di un paio di giorni.

Ma supponiamo che ci sia qualcuno che sul proprio conto corrente ha soltanto 100 euro, faccia rifornimento di 10 euro con la consapevolezza che, in questo modo, gli resteranno ancora 90 euro disponibili, ma si ritrova ad avere un saldo contabile pari a 100 euro e un saldo disponibile pari a zero fino a quando l’operazione non sarà contabilizzata.

I 100 euro, quindi, sono solo bloccati ma l’importo non viene scalato dal credito ed è appunto per questo che c’è una differenza tra saldo disponibile e quello contabile.
Per fare rifornimento al self service pagando con il bancomat o la carta, quindi, serve che ci sia una disponibilità di almeno 100 euro a cui aggiungere i soldi necessari per la benzina che si mette. Si tratta di una doppia assicurazione per chi eroga carburante perché, se da una parte controlla se c’è il saldo per pagare il carburante che si mette, dall’altra blocca l’importo per qualche giorno per essere sicuro di venir pagato.

Questo significa che per un paio di giorni non si hanno più le somme disponibili sul conto corrente o sulla carta prepagata con cui si paga il carburante.

Se ci si trova nella situazione di non potersi permettere di perdere la disponibilità della somma per qualche giorno, il consiglio è quello di prelevare dal bancomat la cifra necessaria al rifornimento e pagarlo in contanti. In questo modo l’operazione non comporterà il blocco di nessuna somma sul conto corrente e i propri soldi rimarranno sempre a disposizione.

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