Quanti soldi prende (in media) chi è in età da pensione in Italia

Simone Micocci

27 Marzo 2025 - 09:46

Pensioni, due recenti report rispondono alla domanda su quanti soldi hanno i pensionati italiani. La situazione non è delle migliori.

Quanti soldi prende (in media) chi è in età da pensione in Italia

In queste ore sono stati pubblicati due importanti report che ci aiutano a rispondere alla domanda su quanti soldi hanno i pensionati in Italia, o più generalmente chi è in età di pensione (e non è detto che sia titolare di un trattamento previdenziale).

Da una parte l’Osservatorio Inps riferito ai dati sulle pensioni vigenti all’1 gennaio 2025 (e liquidate nel 2024) con la sola esclusione della Gestione dei dipendenti pubblici, e dall’altra il Rapporto Istat sulle condizioni di vita e reddito delle famiglie con il quale ad esempio vengono ufficializzati i dati aggiornati all’ultimo anno in merito a reddito medio e reddito mediano.

Due strumenti che ci danno gli elementi necessari per analizzare la condizione economica di chi è in età da pensione e vive in Italia, rispondendo a domande come ad esempio su quanti prendono - in media - al mese, o più generalmente su quanti soldi hanno le famiglie dove il principale percettore di reddito ha più di 65 anni.

L’analisi congiunta di questi due rapporti ci restituisce quindi una panoramica approfondita rispetto a come cambia il reddito delle famiglie al momento del pensionamento (spoiler: non in meglio).

Quanto si prende di pensione in Italia

L’ultimo rapporto Inps sulle pensioni, riferito all’anno 2025, ci dice che in totale, sono 13.687.335 le pensioni di natura previdenziale vigenti in Italia, di cui 1.434.086 sono state liquidate nell’ultimo anno.

Per quanto riguarda l’importo medio delle pensioni, possiamo invece fare una distinzione territoriale: 1.263 euro circa per i pensionati nel Nord Italia, 1.110 euro per quelli del Centro Italia e 858 euro nel Sud Italia.

L’analisi della distribuzione delle pensioni per classi di importo mensile evidenzia una forte concentrazione nelle fasce più basse. Più della metà delle pensioni erogate, pari al 53,5%, ha infatti un importo inferiore a 750 euro. Questa percentuale è ancora più marcata tra le donne, raggiungendo il 64,1%, a conferma del divario di genere ancora esistente sul piano previdenziale.

Va detto comunque che questa statistica, per quanto significativa, da sola non basta per individuare il livello di povertà tra i pensionati, dal momento che molti di loro potrebbero percepire più di una prestazione pensionistica o comunque disporre di ulteriori fonti di reddito. A chiarire meglio la situazione interviene un altro dato: su quasi 9,6 milioni di pensioni con importo mensile sotto i 750 euro, solo il 43,1% beneficia di quegli strumenti riconosciuti a chi è in una situazione economica svantaggiata - come l’integrazione al minimo, le maggiorazioni sociali, le pensioni e gli assegni sociali - lasciando così intendere che la restante parte pur percependo un assegno molto basso non si trova in difficoltà economica.

Distribuzione delle pensioni vigenti all'1.1.2025 per classi di importo e sesso Distribuzione delle pensioni vigenti all’1.1.2025 per classi di importo e sesso Fonte: Osservatorio Inps

Un altro dato interessante è quello che mostra il divario tra uomini e donne, il quale è particolarmente evidente se osserviamo la categoria delle pensioni di vecchiaia: tra gli uomini, solo il 16,9% delle pensioni rientra nella fascia sotto i 750 euro, mentre per le donne il 48,2%. Diversamente, il 29,3% degli uomini è nella fascia da 1.500,00 a 2.249,99 euro, mentre per le donne la presenza nella stessa è limitata al 13%.

Tabella importi pensioni vigenti all'1 gennaio 2025 Tabella importi pensioni vigenti all’1 gennaio 2025 Fonte: Osservatorio Inps

Quanti soldi hanno le famiglie dei pensionati

Grazie al Rapporto Istat sulle condizioni di vita e reddito delle famiglie possiamo invece vedere qual è la condizione economica delle famiglie in cui il principale percettore di reddito è una persona sopra i 65 anni.

I dati, che in questo caso riferiscono al 2024 ci dicono che nel caso in cui il principale percettore di reddito abbia più di 65 anni, e quindi si presuppone sia titolare di una pensione (per quanto non è detto sia sempre così in quanto nell’indagine rientrano anche coloro che ad esempio continuano a lavorare dopo i 65 anni), il reddito medio è pari a 32.571 euro l’anno, di cui:

  • 33.901 euro al Nord Ovest;
  • 33.957 euro al Nord Est;
  • 34.823 euro al Centro;
  • 29.224 euro al Sud e alle Isole.

A far riflettere è la differenza rispetto al reddito medio delle famiglie dove il principale percettore ha un’età compresa tra i 55 e i 64 anni, quindi appena prima del pensionamento: 43.794 euro, a conferma che con l’uscita dal mercato del lavoro il reddito subisce un brusco taglio.

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