Quanti voti servono per governare: i numeri della maggioranza parlamentare in Italia

Alessandro Nuzzo

14/07/2022

Di quanti voti ha bisogno il Governo al Senato e alla Camera per avere la maggioranza e poter governare? Facciamo chiarezza.

Quanti voti servono per governare: i numeri della maggioranza parlamentare in Italia

I timori erano nell’aria da qualche settimana ed oggi sono diventati realtà. Il Movimento 5 Stelle capitanato da Giuseppe Conte ha deciso di togliere la fiducia al Governo Draghi tirandosi fuori al Senato dalla votazione sul Decreto Aiuti.

Il premier Draghi ha sempre ribadito la non governabilità senza il Movimento. Ed infatti coerente con le sue dichiarazioni Draghi si è recato dopo la votazione al Quirinale per rassegnare le proprie dimissioni.

Dimissioni però che sono state respinte da Sergio Mattarella che ha invitato il Premier a riferire in Parlamento alla ricerca di una soluzione alla crisi.

Che scenario si profila? Di quanti voti Draghi ha bisogno per avere la maggioranza in Parlamento? E senza i voti del Movimento 5 Stelle la maggioranza è ancora garantita?

I numeri della maggioranza parlamentare in Italia

Il Parlamento italiano è composto da Senato e Camera Dei Deputati. Per poter governare l’esecutivo ha bisogno della maggioranza assoluta in entrambe le camere. Partiamo dal Senato. Con l’attuale riforma e in attesa dell’entrata in vigore del taglio dei parlamentari, al Senato l’esecutivo ha bisogno di 158 voti.

Alla Camera i numeri sono leggermente più alti e c’è bisogno di 316 voti per poter avere la maggioranza. Facendo dei calcoli e togliendo i parlamentari del Movimento 5 Stelle che hanno optato per l’uscita dal Governo, l’esecutivo ha ancora un’ampia maggioranza in entrambe le camere.

Al Senato al Movimento togliendo i senatori andati via con Luigi Di Mario ne sono rimasti in 62. Sottraendoli ai senatori che appoggiano il Governo restano ancora 204 voti. Numeri ben al di sopra della maggioranza assoluta fissata a 158.

Alla Camera il discorso è lo stesso. Il Movimento può contare su 104 deputati e sono il secondo gruppo più numeroso. Tolti dalla lista di chi appoggia il Governo, i voti a favore sono 456. Ancora una volta ben al di sopra della maggioranza assoluta fissata a 316.

Quindi il Governo Draghi anche senza l’appoggio dei deputati del Movimento potrebbe contare ancora su un’ampia maggioranza che gli darebbe la possibilità di arrivare a fine mandato portando a termine quello che è il programma di Governo.

Draghi invece ha sempre ribadito che venuta meno la maggioranza di unità nazionale e il patto di fiducia firmato tra il Governo e le forze politiche del paese, lui avrebbe rassegnato le dimissioni. E così è stato.

I possibili scenari dopo le dimissioni di Draghi

Sergio Mattarella ha respinto le dimissioni da presidente dei Consiglio di Mario Draghi invitandolo a riferire in Parlamento per cercare lì la soluzione alla crisi di Governo. A questo punto i possibili scenari sono 4.

La prima è rinviare il Governo alle Camere per verificare la sussistenza del patto di fiducia con le altre forze politiche.

La seconda opzione è quella di un Draghi-bis. Quindi si nominerebbe un nuovo Governo guidato sempre dallo stesso presidente del Consiglio ma con una squadra di ministri tutta nuova.

La terza ipotesi è quella di nominare un nuovo presidente del Consiglio all’interno della stessa maggioranza oppure che sia espressione di una maggioranza differente.

Ultimo scenario più drastico, lo scioglimento della camere e il ritorno alle urne in un periodo compreso tra i 45 e i 70 giorni.

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