Valida soluzione in vista dell’inverno, una coperta elettrica contrariamente a quanto si pensa non ha un consumo elevato. Ecco le stime.
La stagione invernale è ormai alle porte ed è necessario iniziare a mettere in atto tutti gli stratagemmi per affrontarla al caldo senza spendere troppo. Visti i rincari record di gas, elettricità ma anche di pellet e legna da ardere, gli italiani quest’anno staranno molto più attenti a decidere quale soluzione garantisca il miglior rapporto qualità/prezzo.
Al di là dei mezzi convenzionali per riscaldare l’appartamento in inverno come stufa, termosifoni o condizionatori, c’è anche un’altra soluzione in grado di regalare sollievo nei periodi più freddi dell’anno. Stiamo parlando delle coperte elettriche. Si tratta di speciali coperte con all’interno un meccanismo che, collegato alla corrente elettrica, permette di riscaldarla. Una coperta elettrica può essere usata sul proprio corpo magari quando siamo in totale relax sul divano, o come scaldaletto posizionandola sopra il materasso per renderlo più caldo e confortevole.
Per anni la coperta elettrica è stata considerata un oggetto pericoloso ma anche molto costoso in termini di consumi. Per questo, con i recenti rincari, in molti pensano che la coperta elettrica non rappresenti una valida soluzione. In realtà non è così perché i consumi non sono poi chissà quanto elevati.
Cos’è e come funziona una coperta elettrica
Una coperta elettrica, chiamata anche scaldaletto, è una coperta composta da un tessuto multistrato al cui interno è presente un filo elettrico o un elemento riscaldante che si riscalda mediante il collegamento alla rete elettrica. Negli anni la coperta elettrica è stata anche ritenuta pericolosa in quanto non sono mancati episodi di cronaca in cui, a seguito di corti circuiti, sono andate a fuoco. Oggi le coperte elettriche sono un accessorio sicuro visto che lavorano ad una bassa tensione di 24 volt ed hanno un meccanismo di controllo della temperatura e di arresto in caso di surriscaldamento.
Può essere usata sia indossata, sia a letto sul materasso per riscaldarlo e donare una piacevole sensazione di benessere e relax. In commercio esistono tantissimi modelli di coperte elettriche, alcune con l’aggiunta di caratteristiche come ad esempio la gestione della temperatura. Mediamente per una coperta elettrica di qualità accettabile i costi vanno da circa 40 euro fino ad oltre 150 euro per quelle matrimoniali.
Quanto consuma una coperta elettrica?
Contrariamente a quanto si pensa il consumo di una coperta elettrica non è molto elevato e per questo può rappresentare una valida soluzione in inverno, anche per chi non intende spendere parecchio. In media possiamo dire che una coperta elettrica singola ha un consumo di 0,05-0,06 kW all’ora che raddoppiano sino ad arrivare a 0,10-0,12 kW per un modello matrimoniale.
Considerando i costi attuali energetici che si aggirano sui 0,54 cent/ora una coperta elettrica consuma circa 0,03 cent/ora e una matrimoniale 0,06 cent/ora. Supponiamo di tenerla accesa per circa 2 ore al giorno nelle ore serali che sono in genere le più fredde della giornata, il costo mensile si aggirerebbe tra i 2€ e i 3,50€.
Insomma un consumo esiguo paragonato ad altri dispositivi usati per riscaldarsi. Quindi, contrariamente a come la maggior parte delle persone pensa, una coperta elettrica, se usata con le dovute accortezze orarie, ha un consumo irrisorio che non incide assolutamente sulle tasche dei titolari della bolletta dell’energia elettrica. Basta pensare che una stufetta elettrica da 2.000 watt consuma oltre 1€ all’ora, un condizionatore 0,50€. E che dire del costo del gas o del pellet saliti a prezzi da capogiro che rendono molto sconveniente usarli.
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