Il condizionatore può anche riscaldare casa, ma conviene? Ecco quali sono i consumi e quali sono i consigli degli esperti per risparmiare.
Chi ha un condizionatore spesso lo utilizza in estate per combattere il caldo, ma può essere usato anche in inverno per scaldare le giornate più fredde. Il timore maggiore è che il costo superi il beneficio. Ma è davvero così? Secondo gli esperti per mantenere i consumi bassi bisognerebbe contenere la temperatura fino a 20°, con picchi di 23° massimo 24° per le giornate più fredde.
Oltre tale temperatura il consumo del condizionatore in inverno inizia ad aumentare considerevolmente, ma rimane comunque un’alternativa valida alla stufa a gas o ad altri sistemi di riscaldamento, questo perché il condizionatore scalda velocemente l’ambiente. Un consiglio per risparmiare è infatti l’utilizzo di questo per brevi periodi, circa 15 minuti, per alzare la temperatura in seguito allo spegnimento dei termosifoni o di un altro sistema di riscaldamento domestico.
Il condizionatore in inverno risulta quindi conveniente da un punto di vista dell’efficienza riscaldante, ma allo stesso tempo non è conveniente dal punto di vista economico, soprattutto se il sistema non è dei più aggiornati o efficienti.
Condizionatore in inverno sì, ma con attenzione: quando conviene?
Prima di tutto bisogna tenere in considerazione quanto consuma e se conviene utilizzare il condizionatore rispetto ad altre tipologie di riscaldamento dell’ambiente. Infatti prerogativa del condizionatore è quella di riuscire a riscaldare o raffreddare un ambiente più o meno grande in base alla potenza. Il costo di un singolo condizionatore acceso va moltiplicato per ogni condizionatore presente nell’ambiente domestico. Quindi si risparmia davvero?
Nel caso si voglia riscaldare una singola stanza, come quella dal letto o il salone, si può ragionare sui consumi per brevi periodi. Infatti tra i pregi di un condizionatore efficiente - che ha un alto costo di investimento iniziale - vi è proprio la capacità di riscaldare un ambiente in maniera rapida, molto più rapida rispetto ai termosifoni.
Per questo sono diversi gli esperti che consigliano di utilizzare il condizionatore non in alternativa i termosifoni, cioè tenendoli accesi per lunghi periodi, ma di alternare l’utilizzo del termosifone e del condizionatore. Infatti se si possiedono entrambi i sistemi di riscaldamento si può utilizzare il condizionatore quando l’ambiente inizia a raffreddarsi in seguito a un periodo di accensione dei termosifoni. Il rapido riscaldamento dell’ambiente (circa 15 minuti) dovrebbe riportare la temperatura verso l’alto, intorno ai 20° massimo 24°.
Condizionatore e termosifone in inverno: quanto consuma?
La scelta di unire i due sistemi permette di risparmiare su gas ed l’elettricità. Non c’è una risposta univoca invece su quanto consuma un condizionatore, perché dipende da diversi fattori, prima fra tutti la capacità di isolamento della casa e la grandezza dell’ambiente che si vuole riscaldare. Bisogna tenere anche in considerazione che mentre i termosifoni riscaldano l’intero ambiente, anche le stanze vicine, i condizionatori possono essere accesi in maniera autonoma nelle singole stanze, andando così a risparmiare sulla spesa generale.
La “tecnica ibrida” permette di risparmiare molto sulla spesa del condizionatore, ma quanto si spende per scaldare la casa solo con il condizionatore? Facendo una media e tenendo conto di 50 ore settimanali di utilizzo del condizionatore, si può calcolare un costo di circa 10-12 euro a settimana per un totale di 48-50 euro mensili. Il calcolo è puramente indicativo e non tiene conto di tutti i fattori che possono migliorare o peggiore la performance del condizionatore, né l’alzarsi o l’abbassarsi del costo dell’energia.
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