Lo scaldabagno elettrico è considerato uno degli elettrodomestici che consuma di più, ma sarà effettivamente così? Ecco la verità.
Sono diverse le soluzioni per portare acqua calda all’interno delle abitazioni. Una delle più utilizzate è il montaggio di una caldaia o uno scaldino ma in tanti usano anche lo scaldabagno. Questo impianto dal funzionamento molto più semplice rispetto alla caldaia è però spesso criticato per il suo consumo eccessivo di corrente, visto che l’acqua viene scaldata da una resistenza che si attiva tramite corrente e non tramite il gas come la caldaia.
Gli scaldabagni sono criticati poi anche per il consumo di acqua ritenuto eccessivo. Ecco la verità sui consumi di uno scaldabagno sia lato elettrico che di acqua.
Quanto consuma uno scaldabagno elettrico
Uno scaldabagno elettrico è un impianto molto semplice rispetto alla classica caldaia. Consente di riscaldare l’acqua non consumando gas, ma servendosi di una legge della fisica conosciuta come effetto Joule con il quale l’energia elettrica che scorre in una resistenza genera calore.
L’elettricità quindi alimenta una resistenza che con il passaggio della corrente si riscalda e a contatto con l’acqua gli cede calore riscaldandola. In questo modo può fornire acqua calda all’impianto domestico senza utilizzare gas. Esistono due tipologie di scaldabagno elettrico:
- scaldabagno elettrico con boiler: in questo caso è presente un serbatoio dove l’acqua si accumula e viene mantenuta ad una temperatura costante tra i 30 e i 60° grazie ad un termostato. In questo modo si ha sempre a disposizione una riserva di acqua calda;
- scaldabagno elettrico istantaneo: l’impianto riscalda l’acqua solo quando richiesta ed è indicato nelle piccole abitazioni dove non ci sono grosse pretese.
Quanto consumano? i consumi di uno scaldabagno elettrico dipendono da diversi fattori come il numero di punti di prelievo, le dimensioni dell’abitazione, il numero di persone e le loro abitudini. Diciamo che per una famiglia media di 4-6 persone, i consumi dello scaldabagno elettrico possono essere di circa 1.400-1.800 kWh l’anno, tenendo conto un modello ad accumulo con un boiler da 80 litri. Alle tariffe attuali parliamo di circa 240-270 euro all’anno.
Quanto consuma uno scaldabagno a pompa di calore
Lo scaldabagno a pompa di calore rappresenta una delle migliori soluzioni sul mercato per dotare un’abitazione di acqua calda. Rispetto ad uno scaldabagno elettrico presenta prestazioni migliori in termini di consumi. Il suo funzionamento si basa su un ciclo di compressione ed espansione del gas R134A. Questo gas viene compresso mediante un piccolo compressore elettrico e fatto circolare in una resistenza per catturare il calore dall’aria esterna.
Successivamente, il gas attraversa una valvola di espansione e cede il calore catturato dall’esterno verso il boiler. La corrente elettrica quindi non viene usata per scaldare direttamente l’acqua, ma solo per mettere in funzione il ciclo di compressione ed espansione. Attraverso questo sistema la pompa di calore riesce ad essere molto più efficiente di uno scaldabagno elettrico e consuma molto meno. Si stima che il consumo si riduce del 65% rispetto ad una caldaia tradizionale.
Il consumo annuale per un uso normale dello scaldabagno a pompa di calore è di circa 620 kWh che alle tariffe attuali significa circa 90-100 euro all’anno. Quindi rappresenta una soluzione più economica rispetto allo scaldabagno classico.
Quanta acqua consuma uno scaldabagno
Le dimensioni di uno scaldabagno dipendono dal nucleo familiare. In genere ci sono quelli piccoli da 20-30 litri per nuclei di massimo due persone, fino a quelli da 80 litri molto utilizzati per famiglie medie di 4-5 persone. Per famiglie più numerose possiamo anche arrivare a scaldabagni da 100 litri.
In base alla grandezza dello scaldabagno possiamo definire anche i consumi di acqua che ovviamente dipendono anche dall’utilizzo di acqua calda che nel corso della giornata si fa. In media una persona utilizza dai 20 ai 40 litri di acqua calda al giorno che fanno una media di 120 litri per nucleo familiare.
I consigli per risparmiare
Detto che la soluzione a pompa di calore rappresenta la scelta migliore da un punto di vista dei consumi elettrici, ci sono alcuni consigli da rispettare per pagare di meno. Innanzitutto in fase di acquisto, il consiglio è quello di optare per dispositivi ad alta efficienza con classe energetica A o superiore. È importante poi scegliere il corretto dispositivo in base alla dimensione dell’edificio.
Lo scaldabagno inoltre deve essere spento quando non serve, è necessario effettuare la manutenzione periodica e regolare bene la temperatura dell’acqua, circa 40°C in estate e 60°C in inverno. Limitare anche lo spreco di acqua evitando di farla scorrere inutilmente.
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