Quanto costano le elezioni europee 2024? La spesa dell’Italia e dell’Ue

Alessandro Cipolla

29/01/2024

I costi delle elezioni europee 2024: ecco quanto spenderanno Italia e Ue per il voto di giugno e il peso sulle tasche dei cittadini.

Quanto costano le elezioni europee 2024? La spesa dell’Italia e dell’Ue

Quanto costano le elezioni europee 2024? In un periodo come questo dove aleggia lo spettro dell’austerità sopra i cieli dell’Unione europea visto il ritorno del Patto di Stabilità seppur ora rivisitato, può essere interessante vedere l’impatto sulle casse del voto comunitario.

Le elezioni europee 2024 si terranno tra il 6 e il 9 giugno, con ogni Stato membro che può decidere in maniera autonoma la data del voto sempre restando all’interno di questo arco temporale.

In Italia il Consiglio dei ministri ha deciso che le elezioni europee 2024 si svolgeranno sabato 8 e domenica 9 giugno; a prescindere dalla data lo spoglio inizierà in tutti i 27 Paesi dell’Unione europea alle ore 23 del 9 giugno.

Vediamo allora quali sono i costi delle elezioni europee 2024, con la doppia data del voto in Italia che di certo aumenterà le spese mentre l’Ue già ha dichiarato che cercherà di pesare il meno possibile sulle tasche dei cittadini comunitari.

I costi delle elezioni europee 2024

Per calcolare il costo complessivo delle elezioni europee 2024 si devono sommare due voci di spesa: l’esborso da parte dell’Italia per organizzare il voto e quello dell’Unione europea.

Per quanto riguarda l’Ue le cifre sarebbero già ufficiali: Bruxelles ha messo in conto di spendere in totale 37 milioni di euro, ovvero 0,08 euro per ognuno dei cittadini comunitari.

La maggior voce di spesa - circa 8 milioni di euro, quasi un quinto del totale - riguarderà la promozione da parte di Palazzo Berlaymont delle elezioni europee 2024 e del lavoro svolto dal Parlamento europeo.

Per capire invece quanto potrebbe costare organizzare un voto come quello delle europee in Italia possiamo fare rifermento alle politiche del 2013, che sarebbero costate alle casse dello Stato circa 400 milioni.

Alle elezioni politiche del 2013 il ministero dell’Economia ha speso 38 milioni, quello della Giustizia14 milioni, gli Esteri 33 milioni e infine l’Interno 315 milioni. A spendere più di tutti è stato il Viminale: 223 milioni per i seggi elettorali, 73 milioni per garantire la sicurezza ai seggi e il resto delle spese sono state per la gestione informatica del voto e la logistica.

Alle elezioni politiche del 2013 però si è votato nella seconda giornata fino alle 15, mentre per le elezioni europee 2024 i seggi resteranno aperti per due giorni pieni: sabato 8 e domenica 9 giugno.

Oltre ai rincari dovuti all’aumento dei costi in generale, questo vuole dire che probabilmente si spenderà qualcosa in più per presidenti di seggio, scrutatori e soprattutto per le Forze dell’Ordine. Non a caso con ogni probabilità le europee saranno accorpate al primo turno delle amministrative e alle regionali in Piemonte, Basilicata e Umbria, un modo questo per contenere le spese.

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