Dalle armi alla ricostruzione, dal gas al petrolio: quanto è costata (e costerà) la guerra in Ucraina all’Ue e anche a Kiev,
Un anno di guerra. Un anno di costi sostenuti dall’Ue per sostenere l’Ucraina dopo l’invasione russa. E di spese extra sul fronte energetico, dal gas al petrolio. E i costi per gli Stati membri dell’Ue non sono ancora finiti, perché ci saranno anche quelli relativi alla ricostruzione di un Paese distrutto dalle bombe e dal conflitto iniziato il 24 febbraio del 2022.
A fare i conti della spesa sostenuta dall’Ue è il Sole 24 Ore, mettendo insieme una serie di voci e aggiungendo qualche numero riguardante non tanto il computo economico, quanto quello umano relativo alla guerra.
Il conflitto prosegue da ormai un anno e la fine non sembra essere vicina. Nel frattempo, però, è possibile stimare alcune cifre che ci aiutano a capire cosa sia successo finora e quali sono stati i costi - economici e umani - di un conflitto che al momento non vede la sua fine vicina.
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Il crollo dell’economia ucraina
Chi, a livello economico, ci ha rimesso più di chiunque altro dal conflitto è stata ovviamente l’Ucraina. La contrazione della sua economia è stata del 35% nel 2022, stando ai dati della Banca mondiale. Drammatiche le conseguenze sul tasso di povertà, salito dal 5% al 20% nell’anno passato. Kiev ha perso 15 anni dal punto di vista del Pil pro capite.
A queste cifre si devono aggiungere quelle relative a tutt’altro, a partire dai rifugiati: sono oltre 8 milioni in tutta Europa. E di questo solo poco meno di 5 milioni sono registrati e possono quindi usufruire di programmi di protezione. Una previsione di Population Europe stima che la popolazione ucraina potrebbe diminuire di un terzo in due decenni. Conseguenze si sono fatte sentire anche per la popolazione russa, con circa 900mila cittadini che avrebbero lasciato il Paese.
Quanto costerà la ricostruzione dell’Ucraina
I costi per l’Ucraina non sarebbero finiti qui neanche se la guerra dovesse terminare oggi. Il conto più salato è quello della ricostruzione, stimato in circa 500 miliardi di euro, sempre stando alle stime della Banca Mondiale. Basti pensare che il Pil ucraino nel 2021 era stimato a 200 miliardi di dollari, quindi molto più basso del costo della ricostruzione.
Crisi energetica, quanto ha pagato l’Ue per gas e petrolio
I costi non sono stati solo quelli sostenuti dall’Ucraina, dal punto di vista economico. Tutta l’Ue ha risentito della crisi energetica causata dall’invasione russa, tanto che i governi europei hanno stanziato, in totale, 657 miliardi di euro per tutelare famiglie e imprese dall’aumento dei costi energetici. Parliamo di percentuali pari addirittura al 9% del Pil per la Slovacchia e al 7% per la Germania.
L’Ue, inoltre, ha pagato 140 miliardi di euro alla Russia per avere gas, petrolio e carbone. Una cifra che dall’inizio della guerra è cresciuta perché i prezzi hanno toccato livelli record, soprattutto sul fronte del gas. Va comunque sottolineato che l’importazione di gas russo in Ue è scesa del 76% dall’inizio della guerra: un calo dovuto sia a motivazioni politiche (una precisa scelta comunitaria) che al calo dei consumi in Europa.
L’altro dato è quello sul petrolio. Anche in questo caso, come per il gas, l’Ue è riuscita a diminuire nettamente la sua dipendenza da Mosca, passando dal 25% al 3%, soprattutto grazie all’embargo scattato a dicembre. E questo dato potrebbe ulteriormente ridursi nei prossimi mesi.
Quanto aumentano le spese Ue per la difesa
La guerra ha comportato anche conseguenze dal punto di vista della spesa per la difesa in Ue: l’aumento previsto entro il 2025 è stimato nel 33%. Nel 2021 i 26 membri dell’Agenzia europea per la difesa hanno speso 214 miliardi nel 2021, ovvero l’1,5% del Pil totale. La spesa aumenterà di circa 70 miliardi entro il 2025.
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