Lavori per l’autostrada A3 Salerno Reggio Calabria “completati” dopo più di cinquant’anni. Ma quanto ci è costata?
Quanto è costata l’autostrada Salerno - Reggio Calabria?
La notizia ha del miracoloso: i lavori sul tratto dell’autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria sembrano essere finalmente giunti a termine. Ma quanto è costata?
Lo scorso giovedì 22 dicembre è stato infatti inaugurato il tratto autostradale che da oltre 50 anni teneva in “ostaggio” i cittadini di Campania e Calabria. Nella giornata di giovedì è stata ufficialmente aperta al traffico la Galleria Larìa (Cosenza), ora percorribile dagli automobilisti in entrambi i sensi di marcia nelle sue tre e due corsie. In molti si stanno interrogando ora sui costi della effettivi della Salerno Reggio Calabria.
All’inaugurazione erano presenti Graziano Delrio, attuale Ministro delle Infrastrutture, e Gianni Vittorio Armani, presidente in carica di Anas (Azienda Nazionale Autonoma delle Strade), che insieme ai giornalisti sono stati i primi a percorrere il nuovo tratto autostradale. Tappa finale del loro viaggio è stata Villa San Giovanni (Reggio Calabria), dove ad attenderli vi era il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
Tra le critiche per delle sezioni dell’autostrada A3 ancora incompiute, ecco quando ci è costata la Salerno Reggio Calabria.
Autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria: quanto è costata?
I lavori della Salerno - Reggio Calabria durati 55 lunghi anni (82 se si tiene conto del primo piano regolatore che ne aveva previsto la realizzazione) sono costati alle casse dello Stato circa 370 miliardi di vecchie lire e altrettanti 7,5 miliardi di euro, utili al suo ammodernamento e manutenzione. Nel corso del mezzo secolo di lavori si è poi assistito a una lievitazione sproporzionata dei costi, arrivati fino al doppio della spesa inizialmente prevista. Soldi che in parte sono finiti nelle tasche di cosche mafiose sempre pronte a infiltrarsi nella gestione degli appalti.
Autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria: tra celebrazioni e polemiche
Tra i più entusiasti dell’inaugurazione dei lavori della Salerno - Reggio Calabria, che da ieri potrà essere chiamata con il nuovo nome Autostrada del Mediterraneo, il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, che ha commentato “oggi completiamo e non inauguriamo [...] troppi ricordi di code e difficoltà per arrivare in Calabria e nel sud della Campania sono associati a questa strada. Oggi consegniamo un’opera diversa: la completiamo ma non la abbandoniamo”.
Alle parole di Armani hanno fatto eco quelle del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio “questa autostrada per troppo tempo è stato il luogo dove hanno comandato le ‘ndrine e dove lo Stato non poteva e non doveva essere presente. Da oggi deve tornare ad essere il simbolo del Mezzogiorno onesto e pulito”.
Nello scusarsi con i cittadini per “il ritardo”, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, presente all’apertura della galleria Larìa (Cosenza), ha invece colto l’occasione per dichiarare “guerra a un luogo comune che è proprio quello che apparteneva alla Salarno - Reggio Calabria. Ringrazio il ministro delle Infrastrutture Delrio e il mio predecessore Matteo Renzi, che per due anni ha insistito affinché l’opera fosse completata entro i tempi stabiliti”. Gentiloni ha poi concluso il suo discorso dicendo che "L’Italia è un grande Paese anche perché è un Paese affidabile, non sempre questo accade, ma quando ci prendiamo un impegno siamo capaci di mantenerlo”.
Autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria: polemiche sull’effettivo completamento dei lavori
Le celebrazioni sono state accompagnate da non poche polemiche. I lavori lungo il tratto della Salerno - Reggio non sarebbero infatti del tutto terminati, o meglio sarebbero completati solo apparentemente. Infatti tre dei tratti che fino a prima dell’inaugurazione risultavano essere oggetto di lavori di manutenzione e ammodernamento sarebbero stati derubricati dal progetto iniziale. Si tratta in particolare delle tratte Morano Calabro - Firmo, svincolo Cosenza Sud - Altilia Grimaldi e Pizzo Calabro - Sant’Onofrio.
A questi va ad aggiungersi la manutenzione straordinaria lungo il tratto Campo Calabro - svincolo Reggio Calabria/Santa Caterina la cui gara di appalto risulta essere ancora in corso, e la programmazione da parte di Anas della manutenzione di un tratto di 58 chilometri che necessita di interventi per il “rifacimento profondo della pavimentazione, risanamento dei viadotti, posa in opera di nuove barriere di sicurezza, nuovi impianti di illuminazione e tecnologia, nuova segnaletica”.
Se poi a questi, si andassero ad aggiungere le oltre trenta vittime fatte nel corso degli anni dalle faide tra cosche mafiose e si pensasse, come spiegato al Fatto dal ricercatore di sociologia politica Vittorio Mete, che l’opera pubblica più lenta d’Italia si sia retta su “una relazione di scambio che permetteva alle prime (grande imprese nazionali ndr) di truffare l’Anas sui lavori e di girare ai secondi (gruppi mafiosi ndr) parte dei ricavi”, forse ci sarebbe un po’ meno da festeggiare.
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