L’Occidente rischia di perdere asset e investimenti del valore di almeno 288 miliardi di dollari se la Russia dovesse prendere provvedimenti di ritorsione.
L’esodo delle aziende dalla Russia, avviato dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022, ha comportato perdite e svalutazioni per le società straniere per oltre 107 miliardi di dollari.
Il volume delle perdite è aumentato di un terzo rispetto all’ultimo calcolo effettuato nell’agosto dello scorso anno, sottolineando l’entità del colpo finanziario subito dal mondo aziendale a causa dell’invasione di Mosca, nonché evidenziando la repentina perdita di competenze occidentali dall’economia russa.
Il presidente Vladimir Putin, fresco di rielezione con una vittoria schiacciante ampiamente condannata in Occidente come ingiusta e antidemocratica, ha ora un mandato rinnovato per perseguire un ulteriore isolamento dall’Occidente, attraverso ulteriori sequestri di asset e pressioni politiche. [...]
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